Studi e Ricerche

La morte di un calciatore

Di eduardo lubrano

Come è possibile che un atleta professionista che ci dicono essere una delle categorie più controllate dal punto di vista sanitario possa morire improvvisamente durante una partita? L'infarto non manda segnali ma ormai i casi cominciano ad essere troppi.

E’ raro vedere in diretta la morte di un uomo. Però è successo, ieri a Pescara durante la gara tra Pescara e Livorno, Piermario Morosini, 26 anni, centrocampista del Livorno si è improvvisamente accasciato a terra durante la partita. Nonostante i soccorsi tempestivi il suo cuore ha smesso di battere a causa di un infarto all’Ospedale Civile di Pescara.

La drammatica scomparsa di Morosini si aggiunge ad una serie di morti di atleti che in questo 2012 sta facendo rinascere dubbi ed interrogativi sul rapporto tra il mondo dello sport e la salute degli atleti: Mancini l’ex portiere del Foggia di Zeman, scomparso qualche giorno fa per un infarto a soli 43 anni; Vigor Bovolenta ex nazionale di pallavolo, 38 anni, morto tre settimane fa a causa di una serie di extrasistole; Fabrice Muamba giocatore di calcio del Bolton in Inghilterra che un mese fa ha avuto un attacco cardiaco durante una gara e che ora sembra poter sopravvivere. Il calcio oggi e domani si ferma, non si gioca nessuna partita.

Queste qui sotto sono le immagini di Pescara-Livorno, di seguito un elenco di atleti che hanno perso la vita a causa di quella che la medicina chiama la Morte Improvvisa da Sport.

Giuliano Taccola, centravanti della Roma, muore il 16 marzo 1969 al termine di Cagliari-Roma negli spogliatoi. Le circostanze del decesso sono tutt’ora avvolte nel mistero.

Renato Curi,il centrocampista perugino muore in campo il 30 ottobre 1977 durante Perugia-Juventus. Al quinto minuto del secondo tempo, su un campo al limite della praticabilità per via della pioggia incessante, il centrocampista perugino si accascia a terra da solo, senza riprendere più conoscenza. A nulla servono gli interventi di medico e massaggiatore. Motivo del decesso, un infarto fulminante.

Carlos Alberto Barbosa, ala destra brasiliana di 26 anni, scomparso il 4 marzo 1982 per infarto fulminante durante la partita Sport-XV de Jaù del campionato verdeoro.

Beto, mediano del Moto Club, di 26 anni, è morto d’infarto il 14 settembre 1985 durante l’incontro con il Tocantins, a Sao Luis (Brasile).

Barry Welsh, inglese di 19 anni è stato il più giovane a perdere la vita sui campi da calcio in match professionistici, il 1 novembre 1987, fu colpito da infarto mentre giocava per la sua squadra, in un incontro di serie B inglese.

Andrea Ceccotti, giocatore della Pro Patria, l’8 novembre 1987,fu colpito da trombosi alla carotide e si accasciò mentre era in campo per la partita di serie C2 con il Treviso; entrò quasi subito in coma irreversibile e morì sei giorni dopo.

John Ikoroma, nigeriano di 17 anni, muore durante un’amichevole negli Emirati Arabi Uniti a causa di un attacco cardiaco nel febbraio del 2000.

Mike North, arbitro inglese, muore nell’aprile 2001 per un attacco di cuore nel corso del primo tempo di una partita di terza divisione.

Michael Michel, cipriota, nel giugno del 2002 muore per un attacco di cuore mentre l’arbitro fischia un fallo commesso da un suo compagno di squadra in un match di seconda divisione.

Stefan Toleski, calciatore macedone muore nel dicembre del 2002 per un attacco di cuore mentre con la sua squadra, il Napredok, sta disputando una partita di campionato.

Jose’ Roberto Rodas, arbitro paraguaiano, morto nel febbraio del 2003 mentre arbitrava un amichevole.

Marc-Vivien Foe, camerunense di 28 anni, il 26 giugno 2003 a Lione, durante Camerun-Colombia, valida per la Confederations Cup, si accascia nel cerchio di centrocampo, colto da infarto. Il mediano del Camerun muore dopo un’ora di inutili soccorsi. Foe soffriva di una malformazione cardiaca, ma i medici gli avevano dato sempre l’autorizzazione a disputare attività agonistiche. Secondo alcuni specialisti, comunque, la presenza di un defibrillatore allo stadio avrebbe potuto salvargli la vita.

Max, difensore brasiliano di 21 anni del Botafogo, accusò un maloreil 26 giugno 2003 durante l’allenamento e morì dopo il suo ricovero in ospedale.

Miklos Feher, attaccante ungherese,il 25 gennaio 2004 a Guimaraes, a pochi minuti dal termine di Vitoria Guimaraes-Benfica, dopo aver ricevuto un’ammonizione, barcolla e cade a terra privo di conoscenza. Sotto una pioggia battente i compagni di squadra e gli avversari cercano di rianimarlo, ma non c’è nulla da fare, anche perché le ambulanze giungono con colpevole ritardo. Feher, 24 anni, muore per un aneurisma.

Paulo Sergio Da Silva, detto Serginho, giocatore del Sao Caetano, il 27 ottobre 2004, nella gara tra Sao Paulo e Sao Caetano, al 14′ minuto della ripresa, cadde a terra privo di sensi: immediati scattarono i soccorsi, che tentarono per quasi un’ora di rianimare il giocatore, ma ogni tentativo risultò vano.

David Di Tommaso, nel dicembre 2005 il francese crolla sul campo di gioco, il suo cuore cede durante una partita che sta disputando con il club olandese dell’Utrecht. L’autopsia rivela che all’origine del decesso c’è un’aritmia cardiaca.

Giorgio Castelli, giovane calciatore dilettante, morto tra le braccia del fratello gemello e del fratello maggiore la sera del 24 febbraio 2006 sul campo di gioco per un arresto cardiaco mentre si allenava con la sua squadra.

Victor Alonso Guerrero, colombiano, 17 anni, perde la vita in allenamento nell’aprile del 2006. Inutile la rianimazione cardio-polmonare e i soccorsi che gli vengono prestati in campo.

Antonio José Puerta Pérez, centrocampista spagnolo del Siviglia, il 25 agosto 2007 ha perso conoscenza in campo durante la partita , colpito da un arresto cardiaco. I suoi compagni e i medici sono intervenuti immediatamente. Puerta è riuscito a dirigersi verso gli spogliatoi per il cambio, ma lì è stato colpito da altri arresti cardiaci. Condotto all’ospedale più vicino da un’ambulanza, è stato sottoposto a rianimazione cardiopolmonare. Nonostante gli sforzi dei medici, le sue condizioni sono rimaste critiche e alla fine, a causa di un peggioramento dovuto a una encefalopatia post anossica, è morto il 28 agosto all’età di 22 anni. La malattia scatenante i suoi problemi cardiaci, la displasia ventricolare destra aritmogenica, causa frequentemente morte improvvisa tra i giovani e, visti i malori che avevano colpito in precedenza Puerta, sarebbe potuta essere diagnosticata con esami medici più approfonditi ma secondo i familiari i medici del Siviglia erano a conoscenza dei suoi problemi di salute ma non gli hanno impedito di continuare a giocare.

Chaswe Nsofwa, calciatore zambiano giocatore dell’Hapoel Beersheva, squadra della seconda divisione del campionato israeliano, è svenuto dopo una semplice partita di allenamento il 29 agosto 2007, portato subito in ospedale è morto poco dopo.

Lorenzo Modena, giovanissimo arbitro di 17 anni muoreil 22 dicembre 2007 a Verona, colpito da un malore nel corso della sua direzione di gara.

Phil O’Donnel, calciatore scozzese, il 29 dicembre 2007 stava per essere sostituito nei minuti finali della gara ma non ha fatto in tempo a dare il cambio al compagno a bordocampo perché improvvisamente, e’ crollato a terra. Immediati i soccorsi, per cinque minuti i medici hanno cercato di salvargli la vita ma neanche l’arrivo tempestivo dell’ambulanza e il successivo trasferimento in ospedale sono serviti.

Guy Tchingoma, calciatore gabonese, muore il 9 febbraio 2008 durante una partita di campionato tra FC 105 Libreville e US O’Mbilia Nzami per un arresto cardiaco.

Daniel Jarque González,difensore spagnolo dell’Espanyol è morto l’8 agosto 2009 nella sua camera da letto nel ritiro di Coverciano mentre era al telefono con la sua fidanzata. Inutili i soccorsi, dopo un iniezione di adrenalina, è morto per asistolia. Aveva 25 anni.

Damiano Capitanio, bergamasco di quasi 19 anni, il 22 ottobre 2009 perde la vita durante un allenamento sul campo della sua squadra. Soccorso immediatamente è stato trasportato in ospedale, dove però tutti i tentativi di rianimarlo sono stati inutili.

Antonio De Nigris, calciatore messicano morto il 16 novembre del 2009 si svegliò alle 3:30 circa del mattino accusando dolori al petto, la moglie chiamò un’ambulanza, ma il giocatore morì durante il viaggio verso l’ospedale. Un giorno dopo il suo decesso, il medico greco dell’ospedale dichiarò che De Nigris era morto a causa di una patologia cardiaca di origine genetica; successivamente, la Federazione calcistica turca dichiarò che il medico che aveva visitato De Nigris, nel 2008 gli aveva diagnosticato una malformazione genetica del cuore, e che De Nigris era stato avvertito dei rischi a cui sarebbe andato incontro proseguendo la carriera calcistica.

Frederico Da Costa Pinheiro“Fred”, centrocampista brasiliano di 26 anni, muore l’8 maggio 2010 mentre disputava una gara del campionato carioca di seconda divisione probabilmente per un attacco cardiaco. Il giocatore ha avuto un collasso mezz’ora dopo l’inizio della partita. Dopo aver ricevuto i primi soccorsi in campo, il calciatore è stato trasportato in un ospedale, dove però sono risultati inutili i tentativi di rianimarlo.

Lorenzo Giannandrea, calciatore di 18 anni della Provincia di Latina, il 14 maggio 2010 è stato stroncato probabilmente da una probabile malformazione cardiaca sul campo da calcio a Priverno dove partecipava ad un torneo.

Jacopo Michelucci, calciatore di 20 anni, un passato nelle giovanili dell’Empoli, è morto nella notte tra il 24 ed il 25 febbraio 2011, mentre era in piazza a Massarosa, vicino Viareggio, in compagnia degli amici poche ore dopo aver giocato una partita amichevole tra due formazioni locali di Terza Categoria.

Wes Leonard, 16 anni. Giocatore di basket americano di Detroit. Il 3 marzo 2011 mentre stava giocando una partita di basket nel suo liceo, segna il canestro vincente del 57-55 per la sua squadra, il Fennville, ma subito dopo ha un malore improvviso e nonostante gli interventi immediati ed il trasferimento in ospedale muore nella notte.

Nicola Cantone, 17 anni. Muore il 12 marzo 2011mentre giocava una partita di calcio amatoriale alla periferia di Cuneo. Il giovane si è improvvisamente accasciato a terra e subito è stato soccorso dai compagni e dagli avversari. Nicola Cantoni aveva sostenuto le visite mediche previste dai regolamenti e secondo gli esami era in buona salute.