Studi e Ricerche

ALIMENTAZIONE , INTEGRATORI E INFORTUNI

ESTRATTO DAL CONVEGNO ORAGANIZZATO DALLA ASSOCIAZIONE MEDICOSPORTIVA CON LA COFARDIS A CURA DEL DR MAGNI LUCA

QUANTO INCIDE L’ALIMENTAZIONE E LA EVENTUALE INTEGRAZIONE SULLA INSORGENZA DELLE VARIE PATOLOGIE SPORT CORRELATE ?E UNA VOLTA AVVENUTO L’INFORTUNIO , UNA CORRETTA ALIMENTAZIONE E UNA ADEGUATA INTEGRAZIONE PUO’ CONTRIBUIRE AD UNA PIU’ RAPIDA E COMPLETA GUARIGIONE?

PARTIAMO DALLA DEFINIZIONE DEGLI INTEGRATORI ALIMENTARI

Direttiva 2002/46/CE, attuata con il decreto legislativo 21 maggio 2004, n. 169

“prodotti alimentari destinati ad integrare la comune dieta e che costituiscono una fonte concentrata di sostanze nutritive,quali le vitamine e i minerali, o di altre sostanze aventi un effetto nutritivo o fisiologico, in particolare, ma non in via esclusiva, aminoacidi, acidi grassi essenziali, fibre ed estratti di origine vegetale, sia monocomposti che pluricomposti, in forme predosate”

Categorie degli alimenti adattati per gli sportivi(D.M. 234 – 19/12/2002)

Integrazione energetica

Reintegrazione delle perdite idrosaline

Integrazione di proteine

Integrazione di aminoacidi e derivati

Altre (alimenti con valenza nutrizionale adattati ad un intenso sforzo muscolare)

Combinazione delle precedenti

La ricerca (ISSN exercise & sport nutrition review: research & recommendationsJournal of the International Society of Sports Nutrition 2010, 7:7)dimostra chiaramente che non assumere una quantità sufficiente di calorie e/o del tipo giusto di macronutriente può impedire gli adattamenti al trainingmentre gli atleti che consumano una dieta equilibrata che soddisfi le esigenze energetiche possono migliorare li adattamenti fisiologici al training

Inoltre, mantenendo una dieta carente durante l'allenamento può portare a perdita di massa muscolare e della forza, aumento della suscettibilità alle malattie, e una maggiore prevalenza di sovrallenamento.

ALIMENTAZIONE

Importante non solo per la PRESTAZIONE ATLETICA MA ANCHE

1) PREVENZIONE DI INFORTUNI E PATOLOGIE NELL’ATLETA

2) FACILITAZIONE DELLA RIPRESA DOPO UN INFORTUNIO

Quali sono le patologie dell’atleta condizionate da una cattiva alimentazione ?

Dalla letteratura COSA EMERGE ?

L’alimentazione puo’ influenzare l’insorgenza di patologie tendinee?

Le statistiche sugli infortuni degli atleti ci informano che i tendini e le articolazioni sono spesso soggetti a disturbi più o meno gravi che costringono a limitare le prestazioni sportive, obbligando a volte a periodi di riposo più o meno lunghi.

Le cause delle tendiniti sono molteplici e fra esse vanno incluse le ossidazioni dovute alla presenza di radicali liberi che sono delle sostanze che causano danni a livello cellulare.Va subito precisato che i radicali liberi possono derivare da intensa attività fisica, specialmente da allenamenti troppo prolungati, ma anche dal fumo, da radiazioni solari e da una alimentazione scorretta.

Cosa sono i radicali liberi?

Sono passati più di cinquant'anni da quando, nel 1956, Denham Harman ha proposto la teoria dei radicali liberi, sostanze nocive che si possono accumulare diventando assai dannosi per quasi tutti i costituenti dell'organismo. (sono assai distruttivi per alcune sostanze vitali dell'organismo, e generano dei danni che causano numerose malattie.) I radicali liberi sono molecole costituite da un raggruppamento di atomi instabili, in quanto manca loro un elettrone in una delle orbite esterne.Per questo motivo essi tendono a ritornare in equilibrio prendendo l'elettrone mancante da qualsiasi molecola con la quale vengono a contatto; dopo tale contatto tale molecola diventa "ossidata" diventando a sua volta un radicale libero.sono pericolosi perché hanno un azione distruttiva nei confronti delle cellule e dei grassi che ne formano le membrane (liperossidazione).Sono anche dannosi nei confronti di alcuni costituenti cellulari come gli zuccheri e i fosfati, gli enzimi e le proteine contenute nel nucleo.Possono persino arrivare a deteriorarne il DNA (acido desossiribonucleico) alterandone le informazioni genetiche.Fortunatamente l'organismo ha dei mezzi per bloccare questa riproduzione a catena

E allora ?

Per un atleta e’ sbagliata una alimentazione abbondante, ricca di grassi e con esagerata presenza di alcool.La dieta giusta, al fine di diminuire la presenza di radicali liberi, deve avere presenza molto contenuta sia di condimenti grassi di origine animale (burro e panna) che vegetale, come l'olio d'oliva e di semi.Deve fare molta attenzione ai cibi che. contengono grassi nascosti, come le carni, i formaggi, i dolci.…

Quindi

1)controllare la presenza di simili cibi nella dieta normale degli atleti, badando che la loro presenza sia contenuta,

2)esistono alimenti che si possono considerare antiinfiammatori, contenendo delle sostanze antiossidanti che combattono i radicali liberi.Fra questi il primo posto è occupato dagli alimenti che contengono vitamina C (presente negli agrumi, nel kiwi, nelle fragole, nelle mele ed ancora in peperoni, cavoli, broccoli, pomodori), la cui dose giornaliera consigliata è di 100-200 mg (con possibilità per gli atleti di arrivare anche a 1 g).C'è poi il betacarotene o pro-vitamina A (presente soprattutto nel fegato, nel latte, nel burro, nelle uova, negli ortaggi e nella frutta di color giallo, arancione e verde scuro: carote, broccoli, pomodori, albicocche, cachi, meloni, mirtilli, pesche, ecc.), la cui dose giornaliera raccomandata è di 5000 Ul, pari a 250 microgrammi di betacarotene.Poi c'è la vitamina E (contenuta in tutti i semi oleosi: girasole, arachide, soia, vinaccioli, ecc. ed ancora negli oli extravergini e vergini e negli ortaggi verdi) e la dose consigliata è di 150-200 mgOttimi anche i polifenoli, che sono le sostanze coloranti di molti vegetali, soprattutto quelli rosso-violetto (abbondano nelle spezie, nelle erbe aromatiche, nei frutti di bosco, nelle prugne, nell'uva rossa, ecc.).Non vanno infine dimenticati gli antiossidanti autoprodotti dal corpo umano, per i quali sono comunque necessari degli oligoelementi. come il selenio, il rame, il manganese e lo zinco (presenti in granaglie, legumi, mandorle, pomodori, spinaci, nel lievito e nelle aringhe, ecc.)

per fortuna ci SONO SOSTANZE CHE possono neutralizzare GLI EFFETTI NEGATIVI DEI RADICALI LIBERIGLI ANTIOSSIDANTI

Vitamina c ,

Vitamina e

Acidi grassi polinsaturi omega 3,

I carotenoidi,

I flavonoidi,

Aminoacidi essenziali+ arginina,

Il co Q10

Gli oligoalimenti: zinco, rame, manganese,selenio

Consigli pratici per evitare le tendiniti

Privilegiare l'assunzione di alimenti che contengono le sostanze indicate, quindi molta frutta e verdura, cereali e legumi.Questi ultimi dovrebbero essere presenti fin dalla prima colazione (spremute), come i cereali integrali.Anche gli spuntini di metà mattina e metà pomeriggio dovrebbero basarsi sulla frutta di stagione.assumere la frutta lontano dai pasti per ottenere la miglior assimilazione delle loro sostanze nutritive.i pasti principali si basino su pasta o riso, meglio se integrali e molta verdura condita con olio extravergine d'oliva o olio di vinaccioli.La cena sia invece leggera, meglio se con una minestra (o minestrone vegetale o passato di verdura) più un leggero secondo con molte verdure.
Questa dieta, utilissima per combattere la presenza dei radicali liberi e quindi ridurre le cause delle tendiniti, è comunque ottimale per chiunque pratichi attività sportiva.

SEMPRE DALLA LETTERATURA SAPPIAMO CHE ALCUNE PATOLOGIE POLMONARI AD ES L'ASMA POSSONO ESSERE LEGATE A SUILIBRI ALIMENTARI

Effetto della supplementazione di vitamina C sul danno polmonare e sulle prestazioni sportive effettuate in un ambiente caldo e umido

Departamento de bioquímica e Imunologia, Universidade Federal de Minas Gerais, in Brasile.

In questo studio, sono stati analizzati l'effetto della supplementazione di vitamina C e E sul danno polmonare e le prestazioni dei corridori Questi risultati suggeriscono che l'integrazione di antiossidanti può aiutare a diminuire il danno polmonare dei corridori nell'esercizio in condizioni avverse, ma ha poco effetto sulle prestazioni.

Un contributo all’incidenza dell’asma potrebbe inoltre derivare dal consumo eccessivo di fattori proinfiammatori, come gli acidi grassi omega-6, che stimolano il rilascio di mediatori dell’infiammazioneSi è quindi analizzato l’effetto di un maggior consumo di acidi grassi omega-3 rispetto agli omega-6 sulla broncocostrizione indotta da esercizio fisicoUn supplemento alla dieta di olio di pesce, ricco in omega-3,riduce il restringimento bronchiale e la produzione di mediatori dell’infiammazione in atleti con broncocostrizione indotta da esercizio fisico

La supplementazione con Omega-3 negli sportivi

Durante i 20 giorni prima del primo test gli atleti testati hanno ingerito 6gr di olio di oliva, poi 6gr di olio di pesce nel periodo di 20 giorni che precedeva il 2 test.L’ossidazione dei carboidrati tendeva a essere meno stimolata durante l’esercizio dopo l’olio di pesce rispetto a dopo l’olio d’olivaL’ossidazione dei grassi tendeva a essere più stimolata durante l’esercizio dopo l’olio di pesce

Delarue J et al Br J Nutr. 2003 Oct;90(4):777-786.

Altri studi hanno studiato l’utilita’ dell’uso di -metilsulfonilmetano (MSM) -Beta-idrossi-beta-metilbutirrato (HMB) -proteine + carboidrati NELLA PREVENZIONE DEI DANNI DA SPORT

SUPPLEMENTAZIONE CON METISULFONILMETANO (MSM)

L'MSM (metilsulfonilmetano, formula chimica CH3SO2CH3) è un composto naturale dello zolfo che è diventato negli ultimi anni '90 uno degli integratori più gettonatisi presenta sotto forma di polvere priva di odore, bianca e cristallina, molto solubile in acqua calda e in molti solventi organici.si trova anche in natura, facendo parte del ciclo terrestre dello zolfo. Si trova nella frutta e negli ortaggi freschi (1-5 mg/kg) e nel latte fresco non pastorizzato (2-6 mg/kg). A causa della cottura e dei trattamenti per la conservazione, la frutta, la verdura e il latte perdono gran parte del contenuto di MSM che si riduce a circa un decimo.Però nell'oltre 99% della popolazione i livelli di MSM nel torrente circolatorio (0,2 mg/kg) sono del tutto normali.

benefici

effetto antalgico (anche se in realtà non esistono patologie dolorose curate definitivamente con MSM)

azione sinergica con gli antiossidanti tradizionali

Effetto detossificante.

J Sports Med Phys Fitness. 2012 Apr; 52 (2) :170-4.

Effetto della supplementazione di metilsulfonilmetano sull'esercizio - danno muscolare indotto e la capacità antiossidante totale. Barmaki S, S Bohlooli, Khoshkhahesh F, Nakhostin-Roohi B

Lo scopo di questo studio era di valutare l'effetto di 10 giorni di supplementazione con metisulfonilmetano (MSM) sui danni muscolari indotti da esercizio fisico Sembra che 10 giorni di supplementazione con MSM hanno permesso di ridurre il danno muscolare grazie all’effetto del MSM come antiossidante.

L'ACIDO 3-IDROSSI-3-METIL-BUTIRRICO (O Β-IDROSSI-Β-METILBUTIRRATO,

HMB è un metabolita dell'amminoacido essenziale LEUCINA e viene sintetizzato nell'organismo.È stato scoperto dal Dr. Steven L. Nissen all'università dello Iowa. Nissen studiò questo metabolita come integratore alimentare.HMB fu trovato per la prima volta nei maiali e in piccole quantità nel pompelmo e nel pesce. Viene venduto sotto forma di compresse in sali di calcio (calcio-beta-idrossi-betametilbutirrato monoidrato).

Una ricerca pubblicata sul Journal of Applied Physiology ha mostrato che l'HMB può incrementare la massa e la forza muscolare. Un articolo del 2008 su Nutrition & Metabolism fa il punto sullo stato dell'arte delle ricerche fatte sull'HMB.Tre grammi di HMB al giorno aiutano a combattere il catabolismo ed aiutano il muscolo nella ricostruzione. Gli studi evidenziano un maggior beneficio nelle persone poco allenate. Inoltre, studi scientifici ben controllati hanno trovato successo oltre che nell'anabolismo anche nella perdita di grasso corporeo in uomini di 70 anni d'età.Il corpo umano ne produce circa 0,2÷0,4 grammi al giorno.

Le dosi standard utilizzate negli studi sono tra 1,5 e 3,0 g giornalieri suddivisi in 2 somministrazioni,solitamente al mattino (quando i livelli di cortisolo sono più alti) e prima di andare a letto ed anche prima e dopo l'allenamento.

Beta-idrossi-beta-metilbutirrato (HMB), effetti sull'integrazione e la promozione della crescita e la forza muscolare.Slater GJ, Jenkins DDipartimento di Fisiologia, Scienza dello Sport Centro di Medicina Sportiva, Australian Institute of Sport Canberra, Australian Capital Territory.

Della letteratura recensione relativa alla somministrazione di HMB durante l'allenamento di resistenza, solo 2 lavori sono manoscritti che compaiono in riviste peer-reviewed. I restanti 8 lavori sono pubblicati solo come abstract, rendendo difficile a rivedere criticamente la ricerca.Vi è una chiara necessità di un più stretto controllo, studi di durata più prolungata per verificare se HMB aumenta la forza e favorisce lo sviluppo dell'ipertrofia muscolare associata con l'allenamento di resistenza

Effetto di ​​supplementazione con carboidrati e proteine sulla resistenza da danno muscolare. indotta da esercizio fisico

Sports Med Phys Fitness. 2012 Apr; 52 (2) :151-7. Samadi A, Gaeini AA, Kordi MR, Rahimi M, N Rahnama, Bambaeichi E. Facoltà di Educazione Fisica e Scienze Motorie, Università di Teheran, Teheran, Iran.

I risultati di questo studio hanno mostrato che l’associazione di CHO + PRO determina una diminuzione dei livelli sierici di CK e Mb a 24 ore dopo l'esercizio fisico, ma non ha influenzato i dolori muscolari in qualsiasi punto di tempo dopo l'esercizio. Inoltre, non vi erano differenze significative tra i vari rapporti di supplementazione di CHO-PRO

Influenza della integrazione di carboidrati-proteine sulla resistenza in bicicletta e sugli indici di sofferenza muscolare.RJ Valentine, Saunders MJ, Todd MK, St Laurent TG. Fonte Dipartimento di Kinesiologia, James Madison University, Harrisonburg, VA 22807, USA.

Questi risultati suggeriscono che almeno alcuni dei miglioramenti segnalati sulla Resistenza con CHO + bevande Pro potrebbe essere correlata alla assunzione di calorie legata ai carboidrati La riduzione dei markers di lesione muscolare conseguente alla ingestione di CHO + Pro sembra essere indipendente dai carboidrati e dal contenuto calorico e sono stati dovuti alle bevande proteiche consumate durante l'esercizio.

Interessanti anche alcuni studi sulle fratture da stress

Fattori nutrizionali che influenzano il cambiamento della densità ossea e del rischio di frattura da stress tra giovani atlete donne di sci di fondoNieves JW, Melsop K, Curtis M, Kelsey JL, Bachrach LK, Greendale G, Sowers MF, Sainani KL. Fonte Clinical Resaarch Center, Helen Hayes Hospital, Route 9W, West Haverstraw, NY 10993, Stati Uniti d'America. jwn5@columbia.edu

Lo studio serve per identificare i nutrienti, i cibi, ed alle abitudini alimentari associate al rischio di tensione di frattura e le variazioni di densità ossea tra i giovani fondiste femminili.

CONCLUSIONI: In giovani atlete di sesso femminile,il basso contenuto di grassi presenti nei prodotti lattiero-caseari e le sostanze nutrienti importanti del latte (calcio, vitamina D e proteine) sono stati associati a benefici del tono calcico e a una diminuzione del tasso di fratture da stress. Anche l 'assunzione di potassio è stato associato a ulteriori benefici in termine di tono calcico e BMD in tutto il corpo

Per l’atleta l’infortunio muscolo-scheletrico rappresenta principalmente un impedimento allo svolgimento dell’attivita’ sportiva

infortunio

una prima fase di immobilizzazione/ipotrofia della durata di giorni/mesi in relazione al tipo e alla gravita’ del danno muscolo-scheletrico,caratterizzata da cambiamenti metabolici che portano a ipotrofia muscolare con riduzione della forza e della funzionalita’

una seconda fase di ritorno alla mobilità che prevede interventi di tipo fisioterapico e riabilitativo per il recupero del trofismo muscolare e della funzionalita’ Una corretta strategia nutrizionale e un appropriato uso di supplementi dietetici aiutano ad ottenere una guarigione ottimale perche’ 1)puo’ intervenire nella modulazione dei processi infiammatori;

2) nella prevenzione dell’eccessiva perdita di massa muscolare e dell’aumento di grasso corporeo; 3) nel recupero del trofismo e della funzionalita dei muscoli interessati dall’infortunio

Dopo un trauma


Si innesca un processo infiammatorio necessario per la guarigione Ma,attenzione ! anche in condizione di allenamento intenso si innesca un processo infiammatorio ,Con caratteristiche diverse però
Nell' Infortuno si ha aumento dei livelli di Tumor necrosis factor ,alfa (TNF-α) e di interleuchina 6 (IL-6)Nello Sforzo fisico di ha aumento di interleuchina 6 (IL-6) ma non di TNF –alfa TNF-α)
Questo è importante perche’Il (TNF-α) INIBISCE LA SINTESI PROTEICA�responsabile di perdita di massa mm nella immobilita’
Per questo imp aumento dell’APPORTO CALORICO e dell’APPORTO PROTEICO per soddisfare i fabbisogni aumentati a causa della malattia o dell’infortunio

OSSIDO NITRICO

L’NO e’ una molecola con funzione vasodilatatoria, coinvolta nei meccanismi di regolazione della pressione arteriosa e di ossigenazione dei tessuti, oltre ad essere un potente antiossidante

IMPORTANTE PERCHE’ E’grado di contrastare i processi infiammatori e favorire la rigenerazione dei tessuti

Ma cosa è L'ossido nitrico? è un gas incolore che per molti anni è stato considerato un gas particolarmente inquinante e ritenuto uno dei fattori responsabili del fenomeno noto come buco nell'ozono.

Dalla fine degli anni '70 del XX secolo fu scoperto che l'ossido nitrico svolgeva nel nostro organismo un ruolo quale mediatore intracellulare; grazie a tale scoperta, Luis Ignarro, un biochimico statunitense, vinse nel 1998 il premio Nobel per la Medicina (nel 1979 Ignarro pubblicò il primo lavoro sulla capacità vasodilatanti dell'ossido nitricoNel nostro organismo l'ossido nitrico viene prodotto durante il processo di conversione dell'arginina in citrullina grazie all'azione delle ossido nitrico sintasi (NOS)

Ossido nitrico

MODULA LA TRASMISSIONE NERVOSA E NEUROMUSCOLARE

INTERVIENE DIRETTAMENTE NELLE DIFESE IMMUNITARIE

STIMOLA LA MITOCONDRIOGENESI,

IMPEDISCE L'AGGREGAZIONE PIASTRINICA (effetto antitrombotico)

assumendo regolarmente arginina si dovrebbe avere un aumento della sintesi di ossido nitrico. In realtà è abbastanza ottimistico sperare che assumendo particolari aminoacidi crescano i livelli di ossido nitricoD’altra parte l'ossido nitrico reagisce con i radicali liberi e forma i perossinitriti, che, essendo molto reattivi, convertono la tirosina delle proteine cellulari in nitrosotirossina, modificando il comportamento della proteina.

Secondo gli studi di Beckman (J.S. Beckman et al., Biological Chemistry Hoppe-Seyler, 375:81-8, 1994) le proteine che hanno subito nitrazione sarebbero collegate a patologie come SLA, infarto e aterosclerosi.L'eccesso di ossido nitrico provoca il "nitrosative stress" delle cellule (Stamler), cioè diventa una tossina che compete con l'ossigeno.

Acidi grassi omega-3 ed omega-6

non possono essere sintetizzati dall’organismo, che non possiede gli enzimi in grado di introdurre questi doppi legami e pertanto vanno introdotti con la dieta(acidi grassi essenziali).All’interno di queste due famiglie esistono particolari composti con funzione ormonale chiamati eicosanoidi.Alcuni di essi [ac. arachidonico (ω-6)] danno origine a molecole con funzione pro-infiammatoria, altri [ac. Diomogammalinolenico (ω-6), ac. eicosapentaenoico (ω-3), ac. docosaesaenoico (ω-3)] a molecole con funzione antinfiammatoria.

AA ESSENZIALINumerosi studi hanno dimostrato che gli amminoacidi essenziali(EAA), e soprattutto la leucina, sono in grado di stimolare la sintesiproteica muscolare e di contrastare la naturale resistenza allostimolo anabolico LEGATO AD UN INFORTUNIO

L’assunzione di circa3-4 g di leucina (≈ 0,045-0,06 g/kg) durante i pasti sembra avere un effetto fortemente stimolante sulla sintesi proteica muscolare

SUPPLEMENTI1) l’arginina, precursore dell’NO, facilita la riparazione del danno muscolare stimolando la vasodilatazione e la sintesi di collagene ;2) la L-glutamina, sostanza ad azione trofica sulle cellule, favorisce l’ingresso di acqua, glucosio ed elettroliti facilitando i processi anabolici per la sintesi di nuovo tessuto3) l’HMB (idrossi-metil-butirrato), metabolita della leucina, riduce l’attivita del proteasoma (azione anticatabolica) e stimola la proliferazione delle cellule satelliti e l’aumento dei livelli di IGF-1