Studi e Ricerche

Il basket in carrozzina

Lezione per gli studenti Teoria Tecnica e didattica degli sport di squadra adattati

il basket in carrozzina


E’ UNA DISCIPLINA AFFASCINANTE E RAPPRESENTA LA PIU’ ELEVATA ESPRESSIONE DELLE RESIDUE CAPACITA’ DEL DISABILE
Il più spettacolare tra gli sport in carrozzina e tra le piu' particate dai disabili e negli ultimi 15 aa c'è stato un AUMENTO DEL NUMERO DEI DISABILI FISICI CHE PRATICANO BASKET
STORIA DEL BASKET IN CARROZZINA
1946 Veterans Administaration Hospital (SPORT PER VETERANI DI GUERRA)
1949 1 torneo del N.W.B.A. Illinois ( National Wheel Chairs Basket Association )
NUGENT (direttore riabilitazione nell’ospedale dell’Illinois:disabile al centro, visto non come un malato, ma come soggetto che deve adeguare la propria situazione di precarietà alla realtà quotidiana,facendo uscire tutte le sue risorse )
1952 Europa-Giochi di Stoke mondeville (giochi internazionali per disabili)
1955 Italia: Centro paraplegico di Ostia- sport per disabili
1960 Prime Paraolimpiadi-Roma
1966 CAMBIO REGOLAMENTO: Ideatore classificazione: dr. Horst Strohkendl
Da 2 categorie (completi-incompleti)- - - - - 3categorie: 1- 2- 3 (massimo 12pt)
1978 Primo campionato basket in carrozzina in Italia
1983 In Italia il campionato ha 20 squadre: (A1 – A2)
1987 Creazione organismo per la CLASSIFICAZIONE seguendo principio di Strohkendl

REGOLAMENTO TECNICO

SIMILE A QUELLO DEL BASKET PER NORMODOTATI MODIFICATO SOLO NEL FATTO CHE QUESTI ATLETI UTILIZZANO SPOSTAMENTI SU CARROZZINE LEGGERE E AERODINAMICHE

INFRAZIONI NEL BASKET INCARROZZINA
E’ vietato sollevarsi dal sedile della carrozzina
Avanzare con la palla senza palleggiare
Sollevare da terra contemporaneamente le 2 ruote posteriori con la palla in mano

LA CARROZZINA
DEVE ESSERE DOTATA DI VARIE REGOLAZIONI QUALI
-LA PEDANA
-LO SCHIENALE
-LE RUOTE POSTERIORI E VIENE COSTRUITA SU MISURA
-deve avere 4 ruote
-Deve essere leggera, scorrevole sensibile ai cambi di direzione
-Stabile sicura e scattante
-No parti sporgenti pericolose
-Cuscino pieghevole Max 5cm per > 3.5pts Max 10cm per < 3.5pts
-Max 53 cm dalla seduta (senza cuscino) al pavimento
-Max 11 cm dal pavimento
-la ruota non deve sporgere dalla rotella posteriore
-Max 69 cm diametro posteriore della ruota

TUTTI GLI ATLETI PRIMA DI INIZIARE L’ATTIVITA’ SONO SOTTOPOSTI AD UNA VALUTAZIONE SUL CAMPO DA PARTE DI UNA COMMISSIONE COSTITUITA DA UN MEDICO E UN TECNICO che seguono la classificazione della IWBF(Internional wheel chair basket Fundation)OGNI ATLETA VIENE CLASSIFICATO DA O,5 A 4,5
LA SQUADRA DEVE AVERE 14.5 PUNTI IN CAMPO

SCOPO DELLA CLASSIFICAZIONE VALUTARE LE POTENZIALITA’ RESIDUE DELL’ATLETA DISABILE

TALE CLASSIFICAZIONE VIENE EFFETTUATA VALUTANDO
-RAPIDITA’ DI MUOVERE,GIRARE E ARRESTARE LA CARROZZINA
-COMPETENZA DI ESECUZIONE DI DIVERSI MOVIMENTI DEL TRONCO
-PRESENZA DI EVENTUALI DEFICIT MUSCOLARI,AMPUTAZIONE ARTI CHE COMPROMETTANO LA STABILITA’ DELLA CARROZZINA
I.W.B.F.

SISTEMA DI CLASSIFICAZIONE DEI GIOCATORI DI BASKET IN CARROZZINA
Il sistema di classificazione della IWBF
Si propone di garantire la partecipazione di individui portatori di gravi handicap fisici che sono interessati alla pallacanestro e che dimostrino di essere in grado di parteciparvi attivamente.
Tutti i giocatori sono idonei a prescindere dalla natura del loro handicap fisico.
La Federazione stabilisce una regola di equilibrio delle forze e cosi’ nell’ambito di ciascuna squadra esiste lo stesso potenziale fisico pur essendo composte da giocatori con capacita’ fisiche di diverso grado
Pertanto gli allenatori delle squadre devono selezionare i giocatori tra gli atleti portatori i tutta la gamma di Handicap fisici
Il sistema di classificazione si basa
sull’ abilita’ dell’atleta di eseguire le prestazioni sportive principali della pallacanestro quali:
Roteazione, dribbling, passaggio, controllo palla tiro rimbalzo
Si ottiene così una scala principale che tiene conto dello stato dell’atleta disabile dal punto di fuzionale e medico in relazione alle specifiche azioni del basket in carrozzina comprovate dall’esperienza.Quando si procede alla classificazione di giocatori che portano diversi handicap( poliomelite, amputazione arti, cerebrolesi, lesione parziale midollo) la suddetta scala costituisce il punto di riferimento principale
Classificare atleti che riportano lesioni tanto diverse tra loro e che possono fare uso di ausili nonchè di posizioni diverse della seduta hanno reso difficile la determinazione della linea di confine tra le classi
Le cinque opzioni ammesse nei casi limite hanno reso piu’ semplice l’applicazione del sistema.Il mezzo punto(1,5/2,5 ecc) viene applicato solo se il giocatore risponde al volume di azione di 2 classi
Il sistema si chiama “ classificazione del giocatore” per le ragioni qui elencate

-1) vengono rispettate le esperienze e le capacita’ dei giocatori allo scopo di ben valutare l’abilita’ fisica da questi dimostrata nel gioco
-2)I giocatori vogliono essere considerati degli atleti.La procedura di classificazione comincia con l’osservazione sul campo
La classificazione deve essere eseguita semplicemente e nella maniera piu’ economica
-3) La classificazione dovrebbe sfidare i giocatori ad assumersi la responsabilita’ del procedimento di classificazione
-4)L’appartenenza ad una determinata classe viene proposta innanzitutto dal giocatore.Eventuali incongruenze sono oggetto di discussione tra il giocatore e gli esaminatori
-5)Qualunque sistema e’ efficace se esiste il controllo;giocatori ben informati acquisiscono fiducia in se stessi e si controllano vicendevolmente.
Pertanto l’applicazione efficace del sistema di classificazione nel basket in carrozzina dipende soprattutto dai giocatori.
Lo stretto rapporto che hanno i giocatori con il gioco, nonche’ la loro efficace comunicazione con gli esaminatori, costituiscono i migliori requisiti per garantire che il sistema di “ classificazione del giocatore” serva i migliori scopi del basket in carrozzina.

DURANTE IL GIOCO IN CAMPO IL TECNICO OSSERVA
Patners motori legati alla tecnica del basket
-CONTROLLO DELL PALLA
-MANEGGIO DELLA PALLA
-TIRO
-PALLEGGIO
-SPINTA DELLA CARROZZINA
COMPIUTI GRAZIE- A CAPACITA’ MUSCOLARI RESIDUE (Braccia Tronco) -EQUILIBRIO DEL TRONCO DA SEDUTO
OSSERVAZIONE E TEORIA
La conoscenza e l’analisi delle capacita’ biomeccaniche dei paraplegici nella posizione seduta nonche’ l’osservazione delle loro abilita’ motorie nell’eseguire movimenti tecnici nello sport della pallacanestro in carrozzina
HANNO EVIDENZIATO CHE esistono due categorie di giocatori:A� B
Ciascuna categoria e’ divisa in due gruppi,
Pertanto alla formazione di 4 classi da 1 a 4
1= A1, 2=A2, 3=B1 4=B2
CATEGORIA A
I giocatori appartenenti a questa categoria sono incapaci di fissare il bacino ( tetraplegici parziali e paraplegici completi fino ad L1 compreso;)
GRUPPO A 1=CLASSE 1
Questa classe include coloro che non sono in grado di eseguire un’attiva rotazione del tronco; paraplegici fino a T7 compreso che sono privi di muscoli addominali -anche di quelli superiori-
GRUPPO A 2 =CLASSE 2
Questo� comprende i paraplegici da t8 fino a L1 compreso.Possono raggiungere una stabilita’ attiva e eseguire una rotazione del tronco
CATEGORIA B
Questa categoria include giocatori capaci di fissare il bacino e muovere il tronco sul piano sagittale
Ossia possono chinarsi in avanti e tornare in posizione eretta
GRUPPO B1 =CLASSE 3
COMPRENDE PARAPLEGICI DA L2 FINO A L4.SI TRATTA DI GIOCATORI CHE HANNO MOBILITA’ ATTIVA SUL PIANO SAGITTALE;OSSIA POSSONO CHINARSI IN AVANTI E TORNARE ALLA POSIZIONE ERETTA
GRUPPO B2=Classe 4
Include i paraplegici L5 o quelli appartenenti ad un gruppo inferiore.
Si tratta di giocatori che godono di una mobilita’ attiva sul piano frontale e sagittale; ossia possono chinarsi in avanti almeno su un lato
Facendo a volte ricorso ad un movimento di adduzione all’anca
�I VOLUMI DI AZIONE
I volumi di azione qui di seguito illustrati , sono stati osservati quando la palla veniva tenuta a due mani.
Essi sono determinati dalla massima estensione della posizione della palla nello spazio quando vengono associati i movimenti del tronco, degli arti superiore ed inferiori
Il giocatore appartenente alla classe 1 non può muoversi sul piano assiale
Il giocatore di classe 2 non puo’ muoversi sul piano sagittale;
Il giocatore di classe 3 non puo’ muoversi sul piano frontale.
Il giocatore di classe 4 possiede tutte le possibilita’ di movimento descritte prima anche se limitatamente.
CARATTERISTICHE DELLA PALLACANESTRO
Assetto della carrozzina
Lo studio delle posizioni sedute, al fine di migliorare le capacita’ motorie degli atleti, ha condotto alla realizzazione e all’utilizzo di carrozzine specifiche per ogni classe
Il giocatore di CLASSE 1 ha uno schienale alto e profondo, una posizione seduta molto bassa e� un sedile molto ampio
Il giocatore di CLASSE 2 ha una schienale alto e profondo,una posizione seduta� bassa e un sedile molto ampio
Il giocatore di CLASSE 3 ha uno schienale basso o molto basso, una seduta alta e un sedile abbastanza piccolo.
Il giocatore di CLASSE 4 ha un schienale molto basso o inestente, una seduta medio alta senza sedile o provvista di un sedile invertito
LA SPINTA IN AVANTI DELLA CARROZZINA
Nella spinta in avanti e nella frenata, i movimenti del tronco effettuati da giocatori appartenenti alle classi 1,2,3 sono incredibilmente diversi.
CLASSE 1:ondulazione sotto-costale e flaccidita’ addominale durante la spinta di partenza: sporgenza in avanti delle coste e depressione addominale alla frenata; inclinazione del tronco alla frenata unilaterale
CLASSE 2:ondulazione sotto-ombelicale durante la spinta di partenza; controllo addominale e della lordosi alla frenata; inclinazione attiva alla frenata unilaterale.
CLASSE 3 e 4 : cifosi o appiattimento lombare nella spinta e nella frenata; nessun movimento del tronco,ma mobilita’ del bacino intorno alle anche.
GIOCO PALLA
Dribblare, passare, tirare e soprattutto prendere la palla a rimbalzo, sono momenti del gioco interessanti da osservare in quanto gli atleti entrano in possesso del pallone e fanno ricorso a tutta la loro energia per assicurarsene il controllo
AUSILI PER MIGLIORARE IL POTENZIALE D’AZIONE
�i giocatori hanno cercato di migliorare il proprio potenziale di azione equipaggiando le proprie carrozzine in modo tale da compensare le deficienze fisiche
-Una cinghia addominale aumenta la stabilita’ e la capacita’ respiratoria� del giocatore di classe 1.
-Fissare il tronco allo schienale consente al giocatore di Classe 1 di raggiungere parte del potenziale dei giocatori di classe 2, assicurando una maggiore stabilita’ durante il gioco-nei momenti lancio-passaggio-dribbling e ricezione della palla-nonche’ una maggiore potenza alla frenata, nel cambiamento di direzione e nella spinta di partenza.
-Incastrare o fissare il bacino al sedile o alla base dello schienale, offre ai giocatori di classe2 e 3 la possibilita’ di eguagliare il potenziale di classe 4, consentendo una certa inclinazione laterale, nonche’ una migliore stabilita’ nella rotazione del tronco

-Immobilizzare gli arti inferiori per adduzione tramite l’uso di cinghie, cuscini e limitazioni alle cosce, ginocchia e gambe, offre ai giocatori di CLASSE 2 un’assistenza rilevante, tale da consentire ai giocatori di eguagliare il potenziale dei giocatori di Classe 3.
-Dare maggiore stabilita’ ai giocatori di Classe 3, fissando le gambe ed i piedi alla carrozzina con cinghie o velcro disposto sotto le scarpe, consente loro di raggiungere almeno in parte il potenziale di classe 4.
-Portare busti unilaterali o bilaterali favorisce la stabilita’ dei giocatori di tutte le classi e soprattutto dei poliomelitici, anche se limitano notevolmente il movimento.
L’USO DEI SUDDETTI AUSILII E’ CONSIGLIATO NELLA MISURA IN CUI MIGLIORA LA PRESTAZIONE DEGLI ATLETI:
VENGONO PRESI IN CONSIDERAZIONE AL MOMENTO DELLA VALUTAZIONE DEL POTENZIALE DI CIASCUN ATLETA.

I GIOCATORI CHE FANNO USO DI QUESTI AUSILI NON SURCLASSANO AUTOMATICAMENTE GLI ALTRI
E’ possibile ed e’ stato fatto notare che il giocatore di Classe 2 con basso potenziale potrebbe aumentarlo, nell’ambito della sua stessa classe, senza passare a quella successiva tuttavia e’ stato osservato che,grazie alla varieta’ degli ausilii disponibili, un giocatore di classe 2 puo’ arrivare al massimo a far parte della Classe 3
Numerosi ausilii non sono stati ancora completamente sfruttati.
Alcuni materiali, usati nell’industria dell’abbigliamento si sono rilevati particolarmente efficaci nell’assicurare un’accresciuta stabilita’
La chirurgia curativa ha talvolta favorito un maggiore potenziale d’azione
IL BASKET IN CARROZZINA E' UGUALE AL BASKET DEI NORMODOTATI
--STESSI RUOLI STESSE POSIZIONI IN CAMPO
--STESSA METODICA DI ALLENAMENTO
*3 MESOCICLI:
�FASE PRECAMPIONATO
�FASE AGONISTICA
�FASE POSTCAMPIONATO
--STESSA SEDUTA DI ALLENAMENTO
�RISCALDAMENTO
�FASE CENTRALE
�DEFATICAMENTO
DESCRIZIONE DELLA CLASSIFICAZIONE FUNZIONALE DEL BASKET IN CARROZZINA
Questo documento si propone di essere una pietra miliare nell’evoluzione della suddetta disciplina
Essere una revisione, nonche’ una documentazione aggiuntiva all’elaborato del DR STROHKENDL che per primo ha concepito questo sistema di classificazione
Essere un punto di riferimento per i giocatori, gli allenatori e gli addetti alle selezioni
Fornire agli addetti alle classificazioni un know how teorico di base
SPECIFICA:

LE CLASSI ESISTENTI
I CASI LIMITE AI QUALI E’ STATO ATTRIBUITO UN MEZZO PUNTO SUPPLEMENTARE E CHE RESTANDO CASI ECCEZIONALI NON RAPPRESENTANO UNA CLASSE
DISTINGUE:
-Il volume d’azione di ciascuna classe, tenendo presente che quest’ultimo va soggetto a continue variazioni
-Un vantaggio sul lato destro puo’ compensare uno svantaggio su quello sinistro
-Una perdita in altezza puo’ compensare un vantaggio in avanti
-Un vantaggio in altezza puo’ compensare una perdita in basso
-Un vantaggio laterale puo’ compensare una perdita in avanti
-Un’estensione bilaterale parziale potrebbe compensare un’estensione unilaterale totale
Se e’ presente anche un minimo grado di spasticita’, occorrera’ valutare accuratamente il volume di azione, in quanto tale volume potrebbe favorire le capacita’ atletiche del giocatore fissando le articolazioni, limitando i movimenti e disturbando azioni volontarie
GIOCATORE DI CLASSE 1.0
Per definizione questo giocatore non puo’ essere che tetraplegico o paraplegico, eccezion fatta per un giocatore che presenti un grave handicap ad almeno un arto superiore, tale da limitare fortemente la sua mobilita’ in carrozzina, il suo volume d’azione e il gioco con la palla.
Il livello neurologico,indipendentemente da quello della lesione, e’ determinato dalla conseguenza degli incidenti al midollo.
Questa classe viene definita T1 ed e’ superiore o uguale alla Classe T7 che comprende giocatori con paralisi flaccida completa e totale assenza di addominali
VOLUME DI AZIONE Un giocatore di questa classe:
-non riesce a tenere la palla a due mani, con le braccia tese in avanti, a meno che non si inclini all’indietro
-non riesce ad eseguire una rotazione del tronco, seppur limitata, ne’ da un lato, ne’ dall’altro, senza tenersi appoggiato con una mano o senza aiutarsi con lo slancio di una spinta o di un tiro
-non puo’ piegarsi lateralmente senza perdere l’equilibrio frontale non appena perde il contatto con il montante dello schienale che si trova sul lato verso il quale s’inclina
-Non riesce a tornare in posizione eretta da una posizione inclinata in avanti, se non con l’aiuto delle mani o di un arto superiore incrociato sul lato opposto.
-Non riesce a mantenersi in equilibrio, senza l’aiuto di entrambi gli arti superiori, quando urta un altro giocatore o quando riceve il pallone fuori dal suo normale volume d’azione.
Qualunque giocatore che non possieda queste caratteristiche e’ gia’ suscettibile di essere valutato in una classe superiore.
Il giocatore appartenente alla classe 1.0
Si riconosce pertanto:
-dal suo volume d’azione
-da una mobilita’ passiva del tronco determinata da una dispersione di energia durante la spinta in avanti della carrozzina
-dalla spinta in avanti delle coste inferiori che si manifesta durante la frenata a due mani e buttando la testa all’indietro
-da un’inclinazione laterale del tronco durante un cambio di direzione con spinta in avanti delle costole inferiori sul lato opposto a quello sul quale il giocatore ha eseguito il cambio di direzione

-dalla presa d’appoggio simultanea delle due braccia, qualora perda l’equilibrio o con arto incrociato
-da una alto schienale la cui tela e’ allentata per assicurare una stabilita’ laterale
-da una posizione seduta molto bassa con una pronunciata inclinazione all’indietro
-dopo aver perso l’equilibrio il giocatore deve perdere tempo per riequilibrare il tronco con il bacino lateralmente e/o sagittalmente
-dribbla vicino al suo tronco
-durante la rotazione ricorre alla mobilita’ della propria testa per compensare una perdita nella rotazione del tronco

GLI AUSILI

Ausilii usati per incrementare il potenziale degli atleti senza variare il volume d’azione:

-piedi legati insieme e/o alla carrozzina
-gambe allacciate insieme e/o alla carrozzina
-cosce allacciate insieme e/o alla carrozzina
Ausilii usati per aumentare il potenziale dell’atleta e per modificarne il volume di azione:

-braccioli della carrozzina molto vicini
-bacino fissato al sedile o allo schienale
-cintura addominale elastica non fissata allo schienale o al sedile
-busto toracico pelvico, non fissato allo schienale o al sedile
-cinghia addominale bassa(+),media(+++), alta(++) fissata allo schienale della carrozzina.
-cinture alle coste laterali fissate ai montanti dello schienale.
-busto toracico -pelvico nella regione lombo-pelvica fissato alla carrozzina.

GIOCATORE VALUTATO IN UNA CLASSE SUPERIORE DI 1.0=1.5
Questo giocatore ha un potenziale e un volume d’azione paragonabile a quello massimo del giocatore di classe1.0
Sono ammessi in questo gruppo:giocatori paraplegici con flaccidita’ totale, di livello neurologico T8-T9, ma comunque� non al di sotto di T10
Altri giocatori possono unirsi a questo gruppo:
-I poliomelitici che presentano lo stesso volume d’azione, stesse caratteristiche e stessi ausilii dei giocatori di classe 1.0
-I doppi amputati a livello delle anche, con pari volume di azione, ma privi di ausilii stabilizzatori o schienale
-I giocatori appartenenti ad una classe superiore, con mobilita’ degli arti superiori seriamente compromessa e che hanno minor potenziale , minor volume d’azione e cattiva gestione dei movimenti sulla carrozzina.
-I giocatori di classe 1.0 che aumentano il proprio potenziale attraverso ausilii
-I giocatori di classe 1.0 che -hanno una spasticita’ sufficiente per aumentare il proprio volume d’azione�-hanno handicap aggiuntivi (artrodesi) che aumentano il loro volume d’azione.La classificazione nel gruppo 1.5 e’ eccezionale, pertanto deve essere giustificata.

GIOCATORE DI CLASSE 2.0
Per definizione questo e’ costituito da giocatori paraplegici con flaccidita’ totale a livello neurologico daT8 fino a L1 compreso, ossia possono eseguire al massimo la flessione dell’anca mono o bilaterale.
Include i doppi amputati di femore a livello dei trocanteri ed anche giocatori con handicap diversi, ma con capacita’ funzionali di volume di azione che siano paragonabili.
VOLUME DI AZIONE
Il massimo volume di azione di classe 1.0 corrisponde al minimo di classe 2.0
Un giocatore di classe 2.0:
-non puo’ staccarsi dal sedile lateralmente senza avere almeno un appoggio
-non puo’ raddrizzarsi sulle ginocchia, dopo aver assunto la posizione sdraiata, senza utilizzare almeno un arto superiore e presentare una forte lordosi
-non riesce a mantenere l’equilibrio, in caso di urto frontale, violento senza l’aiuto di un’arto superiore
Qualunque giocatore che non possieda queste caratteristiche e’ suscettibile di essere valutato in una classe superiore
IL giocatore di classe 2.0 si riconosce :
-dal suo volume d’azione
-da una mobilita’ passiva del bacino, in flessione-estensione sulle anche che si traduce in una flessione- estensione della colonna lombare media-inferiore durante una spinta vivace della carrozzina
-da una stabilita’ posturale del tronco, durante la frenata o il cambio di direzione, con un accenno di bassa lordosi
-dalla possibilita’ di eseguire rotazioni assiali uni o bilaterali del tronco;
-dalla possibilita’ di inclinare il tronco lateralmente sulla parte del cambio di direzione senza staccarsi dal sedile
-dalla possibilita’ di usare un arto superiore, senza incrociare, come appoggio, quando perde l’equilibrio in avanti
-da uno schienale medio alto per i giocatori affetti da cifosi dorsale, la tela dello schienale e’allentata(da T8 a T11)
-da uno schienale da basso a medio-alto per coloro che presentano una lordosi(da T11� a L1), la tela dello schienale e’ tesa
-da una posizione seduta bassa con inclinazione all’indietro
-dal fatto che:
Quando si inclina in avanti le ginocchia si allontanano per riavvicinarsi soltanto quando il giocatore torna nella posizione eretta
-in posizione laterale è fuori equilibrio, ha bisogno di una, a volte anche di due mani, per tornare nella posizione eretta
-quando cade lateralmente, usa entrambe le mani per tornare in posizione eretta e� dal fatto che:
-non dribbla davanti alle proprie ginocchia
-gira le spalle nella direzione dalla quale ricevera’ o tirera’ la palla
AUSILII
Ausilii usati per incrementare il potenziale senza variare
il volume d’azione
-cintura addominale
-piedi legati insieme e/o alla carrozzina
Ausilii utilizzati per aumentare il potenziale
per modificare il volume d’azione
-caviglie legate
-limitazione dello spazio d’allargamento delle ginocchia
AUSILII CHE MODIFICANO IL VOLUME D’AZIONE
-gambe allacciate insieme e/o alla carrozzina
-pressione laterale sugli arti inferiori tramite cuscini braccioli o cinghie
-cosce fissate alla carrozzina
-bacino fissato alla carrozzina
-protesi ad uno o a tutti e due gli arti inferiori
-cinture per fissare l’addome allo schienale della carrozzina
Gli ausili possono essere utilizzati contemporaneamente o
Separatamente e aumentano molto il volume d’azione
GIOCATORE VALUTATO IN UNA CLASSE
SUPERIORE DI 2.0=2.5

Questo gruppo include:
-giocatori di classe 2.0 che usano ausilii che incrementano il volume d’azione
-amputati di classe 2.0 che usano ausilii simili
-giocatori appartenenti ad una classe superiore che presentano un grave handicap aggiuntivo ad un arto superiore
I giocatori di classe 2.0 sono riconoscibili in quanto:
-molto spesso presentano una lordosi rilevante e permanente
-sono in grado di prendere una palla da terra, ma tornano alla posizione eretta con grandissimi sforzi inarcando la schiena e portando i gomiti all’indietro
La classificazione del gruppo 2.5 e’ eccezionale e deve essere sempre giustificata

GIOCATORI DI CLASSE 3.0
In questa classe rientrano i paraplegici da L2 fino a L4 compreso.Questi giocatori hanno al massimo flessori mediali dell’articolazione del ginocchio, ma nessuna adduzione dell’anca o flessori laterali
Tale gruppo include i doppi amputati all’omero : la lunghezza dei monconi equivale alla meta’ della distanza esistente tra l’ olecrano e l’estremita’ del dito piu’ lungo della mano( a gomito piegato, polso in posizione anatomica, dita tese)
Questa classe comprende anche giocatori con handicap diversi, ma con capacita’ funzionali di volume d’azione che siano paragonabili VOLUME D’AZIONE
E’ rappresentato al minimo da quello definito come massimo nella classe 2.0
Il giocatore di classe 3.0 non puo’ chinarsi lateralmente su entrambi i lati senza avere un appoggio.Da questa posizione inclinata torna in posizione eretta dandosi uno slancio con uno dei suoi arti superiori in propulsione o trazione
Qualunque giocatore che non possieda queste caratteristiche e’ suscettibile di essere valutato in una classe superiore
IL GIOCATORE DI CLASSE 3.0 VIENE RICOSCIUTO:

-dal suo volume di azione
-da una mobilita’ attiva o stabilita’ del bacino in flessione-estensione che si traduce in una posizione lombare eretta o cifosi quando e’ chinato in avanti
-da una mobilita’ del tronco durante la frenata e il cambio di direzione
-da un’inclinazione laterale del tronco in cui una buona meta’ della schiena rimane staccata dallo schienale e con un’inclinazione laterale della testa sul lato opposto a quello in cui si verifica l’azione
-da un basso schienale che usa molto raramente
-da una posizione seduta medio-alta,inclinata
all’indietro

Viene anche riconosciuto dal fatto che:

-quando ritorna nella posizione eretta, presenta una cifosi o l’appiattimento della schiena nonche’ una lieve lordosi
-un contatto laterale puo’ causare una parziale perdita di equilibrio
-Mantiene le proprie ginocchia unite o puo’ alzarsi con le ginocchia separate
-quando cade lateralmente, solleva la natica sul lato opposto a quello della caduta e con una sola mano e’ in grado di rialzarsi
-dribbla a livello o di fronte alle proprie ginocchia
�AUSILII

Ausilii utilizzati per incrementare il potenziale senza variare il volume d’azione

-piedi uniti ma non fissati alla carrozzina
-gambe allacciate l’una all’altra, ma non fissate alla carrozzina
-cosce unite, ma non fissate alla carrozzina
Ausilii usati per aumentare il potenziale e suscettibili di modificare il volume d’azione
-piedi allacciati insieme e fissati alla carrozzina
-pressioni laterali a livello del bacino
Ausilii che modificano il volume di azione:
-gambe unite e fissate alla carrozzina
-cosce unite e fissate alla carrozzina
-bacino fissato alla carrozzina
-busti che possono o meno essere fissati al sedile
-braccioli o cuscini laterali
-un alto cuscino
-un’alta posizione seduta orizzontale

Tutti questi ausilii possono essere usati separatamente o contemporaneamente.
GIOCATORE VALUTATO IN UNA CLASSE DI 3.0=3.5

-il giocatore di classe 3.0 che usa ausilii che determinano un aumento di volume d’azione.
Possiamo riconoscerlo per un aumento di volume d’azione soprattutto lateralmente.
-il doppio amputato di femore L=2/3 di x
-l’amputato di classe 3.0 che utilizza ausilii che determinano effetti analoghi
-un giocatore di una classe superiore che abbia un grave handicap aggiuntivo ad uno dei 2 arti superiori
La classificazione nel gruppo 3.5 e’ eccezionale e va giustificata
GIOCATORE DI CLASSE 4.0
Per definizione questo gruppo e’
costituito da paraplegici con lesioni neurologiche da L5 compreso ossia da giocatori con adduttori all’anca almeno da un lato.
Il gruppo include:
-semplici amputati di femore
-amputati lunghi doppi di femore
-doppi amputati alla tibia senza protesi o appoggi laterali e frontali per i monconi
-amputati unilaterali all’anca
-giocatori con artrodesi in estensione dell’anca e/o del ginocchio;
-giocatori con handicap diversi, ma con capacita’ funzionali di volume d’azione che siano paragonabili

�VOLUME D’AZIONE
E’ rappresentato al minimo da quello definito come massimo nella classe 3.0
Il giocatore di classe 4.0 puo’ chinarsi lateralmente senza bisogno d’appoggio e puo’ tornare alla posizione eretta senza far uso degli arti superiori.Tuttavia i giocatori che usano un cuscino di altezza massima e che non raggiungano l’estensione totale sono inseriti in
Classe 4.0
IL GIOCATORE DI CLASSE 4.0 viene riconosciuto
-dal suo volume di azione
-dalla mobilita’ del tronco
-da uno schienale basso
-da una posizione seduta orizzontale quasi inclinata in avanti
-un cuscino duro, il cui scopo e’ quello di aumentare l’altezza
-dal fatto che spesso egli muove uno solo o entrambi gli arti inferiori,in particolare durante l’adduzione sul lato verso il quale si china�
AUSILII
Ausilii utilizzati per incrementare il potenziale senza variare il volume d’azione
-protesi per amputati al femore che non sono fissate alla carrozzina o allo schienale
Ausilii usati per aumentare il potenziale e suscettibili di modificare il volume d‘azione
-protesi per doppi amputati al femore fissate sulla carrozzina
-busto unilaterale o bilaterale non fissato alla carrozzina per poliomelitici
Ausilii che modificano il volume d’azione
-qualunque cosa venga in mente al giocatore: cinghie,appoggi,protesi,busti,
cunei,viti,bulloni, qualsiasi cosa non sia stata ancora scoperta
GIOCATORE DI CLASSE 4.5
Questo gruppo e’ costituito da:
-giocatori di classe 4.0 che usano ausilii che aumentano il volume di azione.
-semplici amputati al femore con moncone avente una lunghezza superiore a “L”
-doppi amputati alla tibia che fanno ricorso ad ausilii
-doppi amputati al femore che usano gli ausili poc’anzi menzionati
-giocatori il cui handicap risponde alla definizione di “minimo handicap”

MINIMO HANDICAP
1)Un giocatore di pallacanestro in carrozzina non e’ in grado di saltare, correre o cambiare direzione come un normodotato
2)Un giocatore di basket in carrozzina e’ portatore di un handicap permanente e obiettivo agli arti inferiori che puo’ essere verificato tramite svariati esami medici e paramedici: misurazioni, raggi x, scintigrammi ecc.Dolore e lesioni ai legamenti non sono considerati handicap permanenti
3)Minimo handicap:Deve soddisfare le suddette condizioni

Il giocatore e’ riconoscibile da un accresciuto volume d’azione rispetto alla classe 4.0
Puo’ muoversi lateralmente su entrambi i lati.
Questa evoluzione puo’ essere limitata da un aumento del volume d’ azione
RIFLESSIONI E NOTE DA RICORDARE
In base ai regolamenti ufficiali, gli ausilii forniti ad un giocatore dovranno essere riportati nella scheda di classificazione dello stesso che pertanto deve essere modificata
Gli atleti modificano talvolta la posizione seduta classica soltanto per migliorare il loro potenziale iniziale, ne consegue che il loro volume d’azione e’ di quando in quando limitato
Un individuo che si consideri un atleta non potrebbe accettare di diminuire il proprio potenziale al servizio della squadra, del suo paese e di se stesso Ne consegue che un calo delle naturali capacita’ dovute all’uso degli ausilii sarebbe inaccettabile
Spetta all’allenatore, alla squadra e all’atleta decidere quali ausilii devono essere usati se venisse modificata la classe di un giocatore, determinando un cambiamento all’interno della squadra stessa.

Un giocatore che durante un torneo ufficiale faccia uso di ausilii, che per definizione sono suscettibili di alterare il suo volume d’azione, verra’ valutato in una classe superiore fino a quando gli effetti prodotti dagli ausilii siano stati verificati.In questo modo, la squadra a cui appartiene il giocatore non beneficiera’ di un potenziale totale maggiore di quello degli avversari
Inoltre una volta terminato il torneo e presa una decisione il giocatore, ma piu’ spesso l’allenatore, evitera’ di decidere se usare o no gli ausilii un’altra volta.
Il documento puntualizza che problemi visivi, psicologici e sensoriali determinati dall’invecchiamento o dal dolore non contano in sede di classificazione, anche se fossero permanenti.
Il presente documento puo’ essere modificato per conformarsi ai regolamenti di nuova adozione o a nuove scoperte�
Bernard COURBARIAUX
Presidente del Comitato Internazionale di Classificazione dell’IWBF

DR LUCA MAGNI