Studi e Ricerche

La laserterapia di ultima generazione , l' FP3 system

La laserterapia ad alta energia, dal Nd yag alla laserterapia multifrequenza

Laserterapia ad alta energia di ultima generazione

Il fatto che la luce ha effetti terapeutici quando interagisce con i tessuti biologici è risaputo fin dall’antichità, basta pensare ai bagni solari degli egizi o all’elioterapia degli antichi greci
Da quei tempi remoti chiaramente la scienza ha fatto passi da gigante e la luce in quanto fonte di energia radiante è stata utilizzata sotto varie forme
L’applicazione della Luce che interessa maggiormente gli sportivi à sicuramente la Laserterapia


Il laser nasce come concetto teorico alla fine degli anni 50 dagli studi di due scienziati americani Charles H. Townes e Schawlow , ma solo dopo quasi un decennio c’è stata la realizzazione pratica del primo laser ad opera di altri due scienziati americani T. H. Maiman e A. Javan, ( ma,come sempre accadeva in quei tempi di guerra fredda , la paternità del laser se la contengono anche altri due scienziati russi N.G.Basov e A.M. Prochorov)


L’applicazione del laser in terapia fisica è un fatto relativamente recente , infatti solo nel corso degli anni 80 cominciano ad apparire i primi strumenti di laser applicati al tessuto ( laser he-ne , laser Co2, laser diodici ecc)ma è con l’utilizzo del laser a Nd:Yag cw (1989) che si apre il capitolo della laserterapia di biostimolazione ad alta energia (Parra, Algeri)


La ricerca nell’ambito dell’alta energia si è ulteriormente sviluppata negli anni 90 e infatti nel 1996 inizia la sperimentazione del laser multifrequenza ad alta energia e a basso impatto termico che poi prenderà il nome di “progetto FP3System e nel 2001 termina prima fase di raccolta sistematica delle pubblicazioni scientifiche, verifica, validazione e divulgazione dei protocolli terapeutici da parte di illustri collaboratori scientifici riuniti all’interno della IALT.
La ricerca naturalmente non si è fermata e oggi disponiamo di un laser multifrequenza di altissimo livello, L’Fp3 system che peraltro non rappresenta che una tappa nel percorso di studi nell’ambito della laserterapia ad alta capacità di biostimolazione , tanto è vero che all’Università di Pisa è in studio e sperimentazione un laser prototipo a 5 fonti laser che potrà ulteriormente migliorare la qualita’ dei trattamenti .
Cosa ha in più il laser FP3 rispetto al Nd:Yag?


Il Laser FP3 è un laser multifrequenza cioè caratterizzato da un fascio di luce laser in uscita con 3 lunghezze d’onda che sono in grado di dare una maggiore biostimolazione al tessuto in trattamento ,e , avendo un basso coefficiente medio di assorbimento verso l’acqua, da un impatto termico (riscaldamento cutaneo ) nettamente inferiore
I tre fasci laser presenti ( 780 nm , 810nm , 980nm ) permettono di avere tre laser in uno ad alta potenza e sono in grado di garantire rispettivamente un effetto antifiammatorio , un effetto biostimolante di superficie e un effetto biostimolante di profondità a livello dei tessuti biologici. L’alta energia che si riesce a trasferire in profodità ,con questa metodica, abbrevia la durata delle sedute e riduce i tempi di recupero
Quindi rispetto al Nd yag , l’FP3 system ha
1)Effetto antalgico più efficace e rapido

2)risoluzione dei processi infiammatori

3) riassorbimento di edemi

4)assenza di rischio ustione

5) Non operatore dipendente perché il protocollo di trasferimento di energia è gestito in automatico via software

Dal punto di vista metodologico la principale differenza rispetto ai laser preesistenti è l’utilizzo della tecnica delle MICROSEDUTE , cioè microtrasferimenti di Energia con particolari sequenze temporali ( con modalita’ diverse da caso a caso e gestite dall’operatore )
Il trattamento MEDICO ha un risultato IMMEDIATO con benefici apprezzabili già alla prima seduta IL NUMERO DI SEDUTE E’ IN GENERE INFERIORE A DIECI
Le indicazioni
della laserterapia FP3 sono molto ampie , rappresenta infatti un valido aiuto per risolvere ogni patologia delle parti molli ( tendiniti , borsiti , lesioni muscolari ) ma il fiore all’occhiello di questa tecnica sono le patologie del Rachide lombosacrale e cervicale e in particolare le ED e le discopatie in senso lato
Le controindicazioni sono quelle tipiche ogni terapia laser e cioè stati infettivi , presenza o anche sospetto di lesione tumorale in atto , pazienti in chemioterapia , stati epilettici , gravidanza.
Dr Luca Magni
Specialista in medicina dello Sport , membro della Commissione scientifica della IALT ( International association laserterapy )