Studi e Ricerche

sport negli amputati di arto inferiore e superiore

lezione per gli studenti di T.T.D. degli sport di squadra adattati

La National Center for Health Statistics NEGLI USA conta CIRCA 1.230.000 AMPUTATI CON INCIDENZA ANNUALE DI 50 000 NUOVI CASI .Il RAPPORTO TRA AMPUTAZIONI ARTO SUP E INF va da 1 a 5 FINO A 1 a 11

NEL 1977 NEGLI USA IL NATIONAL HEALTH SURVAY RISCONTRO’ 358 000 CASI

91 000 ARTO SUP

92 000 TRANSFEMORALI

113 000 TRANSTIBIALI

22 000 PARZIALI DI PIEDI

36 000 BILATERALI DI ARTO INF

4 000 COMBINATE DI ARTO SUP E INF

LA PROTESI + ANTICA MAI TROVATA costruita in bronzo e ferro con anima di legno è datata 300 a.C. in una tomba a Capua

Lo sviluppo delle protesi si è avuto negli USA dopo la 2 guerra mondiale grazie alle sovvenzioni di di istituzioni governative,di associazioni di veterani e di amputati

EZIOLOGIA DELL’AMPUTAZIONE

70% MALATTIE VASCOLARI E INFETTIVE

22% TRAUMI

5% TUMORI

3%DEFORMITA’CONGENITE

LE AMPUTAZIONI PER MALATTIA

PER LO + TRA 61 E 70 AA

LE AMPUTAZIONI PER TRAUMA

PER LO +TRA 21 E 30 AA

LE AMPUTAZIONI PER TUMORE

PER LO + TRA 11 E 20 AA

Nei casi di tumore in passato era di uso AMPUTARE MOLTO PROSSIMALMENTE LA LESIONE NEOPLASTICA

I progressi della chemioterapia e della radioterapia e della stadiazione dei k RENDONO POSSIBILE

IN MOLTI CASI LA RESEZIONE SEGMENTALE CON ESCISSIONE LOCALE DEL K

NEGLI AMPUTATI PER K TRATTATI CON CHEMIOTERAPICI PRESENTANO FLUTTUAZIONI DI VOLUME DEL MONCONE

PER CUI E’ NECESSARIO L’UTILIZZO DI UNA PROTESI PROVVISORIA indipendentemente dalla prognosi

LA PROTESI DEFINITIVA non prima di 6 settimane dal termine della chemio

Nel caso di AGENESIE SONO POSSIBILI TUTTE LE POSSIBILI COMBINAZIONI DI MALFORMAZIONE COMPRESA LA

MANCANZA DI PARTI INTERMEDIE(ad es mancanza di coscia o braccio mentre le altre parti possono essere presenti ma malformate)

Nel caso di TRAUMA DEGLI ARTI SPESSO SI HANNO

-LESIONI VASCOLARI

-LESIONI NERVOSE

-USTIONI

-CONGELAMENTI

-MANCATO CONSOLIDAMENTO DELLA FRATTURA

e spesso RENDONO L’ARTO TRAUMATIZZATO MENO FUNZIONALE DI UN ARTO ARTIFICIALE IN TALI CASI E' PREFERIBILEL’AMPUTAZIONE PRECOCE ANZICHE’ I TENTATIVI DI SALVATAGGIO DELL’ARTO

Il salvataggio di un arto a costo di operazioni multiple e lunghe degenze porta a situazioni rovinose sia sul piano economico che psicologico

MOLTO MEGLIO SCEGLIERE L’AMPUTAZIONE PRECOCE CHE IL SALVATAGGIO DI UN ARTO CHE POI NON FUNZIONA

I CHIRURGHI IN CASO DI TRAUMA VEDONO L’AMPUTAZIONE COME UN INSUCCESSO anziché un ‘ALTERNATIVa TERAPEUTICA e OPTANO PER L’AMPUTAZIONE SOLO IN CASI ESTREMI cioè proprio quando le difficoltà di fissazione delle fratture e di riparazione dei vasi e dei nervi e la prospettiva di un percorso terapeutico di mesi o anni costellato da numerosi interventi ricostruttivi

IL PAZIENTE AMPUTATO DI ARTO INFERIORE

CLASSIFICAZIONE

1)PARZIALE DI PIEDE

2)DI SYME

3)TRANSTIBIALE (SOTTO IL GINOCCHIO)

4)DISARTICOLAZIONE DI GINOCCHIO

5)TRANSCONDILOIDEA O SOPRACONDILOIDEA

7)TRANFEMORALE

8)DISARTICOLAZIONE DELL’ANCA

9)TRANSPELVICA(emipelvectomia)

10)TRANSLOMBARE(emicorpectomia

A SECONDA DELL’ALTEZZA DELL’OCCLUSIONE LE AMPUTAZIONI SONO :

-A LIVELLO DI BACINO

-A LIVELLO DI COSCIA

-A LIVELLO DI GAMBA

ATTUALMENTE il 70% DELLE AMPUTAZIONI ARTO INFERIORE e' causata dalla PATOLOGIA VASCOLARE

A DIFFERENZA DEL PASSATO DOVE LE AMPUTAZIONI ERANO DOVUTE PREVALENTEMENTE A TRAUMI BELLICI

LE MALATTIE VASCOLARI CHE CAUSANO AMPUTAZIONI

-MALATTIA ARTERIOSCLEROTICA

-DIABETE MELLITO

-MORBO DI BUERGER

DIABETE MELLITO non solo determina una compromissione vascolare ma anche una neuropatia motoria sensitiva e autonomica che portano allo svilppo di ulcere

I farmaci portano al miglioramento della situazione con amputazioni sempre + basse

MALATTIA DI BUERGER

Processo flogistico della parete dei vasi arteriosi e venosi degli arti cui concomita e si associa il fenomeno trombotico

MALATTIA ARTERIOSCLEROTICA CIOE'ARTERIOPATIA OSTRUTTIVA CRONICA PERIFERICA DEGLI ARTI INFERIORI

L’ATEROSCLEROSI COSTITUISCE L’EZIOPATOGENESI PIU’ FREQUENTAMENTE ASSOCIATA ALL’AMPUTAZIONE DELL’ARTO INFERIORE

LE SITUAZIONI CLINICHE DI PERTINENZA VASCOLARE CHE POSSONO CONDURRE ALL’AMPUTAZIONE DELL’ARTO INFERIORE SONO COSTITUITE

1)ISCHEMIA CRONICA ATEROSCLEROTICA(+ FREQUENTE)

2)DALL’ISCHEMIA ACUTA

QUADRO CLINICO

CLASSIFICAZIONE DI LARICHE FONTAIN

STADIO 1 asintomatici

STADIO 2 claudicazio intermittens

STADIO 3 dolore a riposo

STADIO 4 necrosi e / o gangrena distale

ISCHEMIA CRITICA(STADI 3 E 4)che porta nel 20 % circa dei casi ALL’AMPUTAZIONE

(60% dei casi---terapia rivascolarizzante

20% dei casi---rivascolarizzazione indiretta)

1)Dolore a riposo che persiste almeno da 2 sett e richiede l’uso di analgesici con la presenza di

-P Residua alla caviglia

-P sistolica del 1 dito del piede

-Tensione trancutanea di O2 < a 10mmhg

-Alterazioni capillaroscopiche

i-Assenza di pulsatilita’ arteriosa al 1 dito

2)ULCERA O GANGRENA DELLE ESTREMITA’ con parameri emodinamici simili ai precedenti

DIAGNOSI

-ECODOPPLER FORNISCE UNA MAPPA VELOCITOMETRICA CHE PERMETTE UN INIZIALE CONTROLLO DEL PAZIENTE CON SOSPETTO DI ARTERIOPATIA( RARAMENTE PUO’SOSTITUIRE L’ARTERIOGRAFIA NON DA UNA VISIONE PANORAMICA)

-ARTERIOGRAFIA-L’INIEZIONE DI MEZZO DI CONTRASTO INTRARTERIOSO PERMETTE DI VALUTARE LA GRAVITA’ E LA SEDE DELLE LESIONI ARTERIOSE CON MAGGIORE PRECISIONE nella

1)fase iniziale di una successiva terapia endovascolare e inoltre

2)garantisce controllo post operatorio immediato in caso di intervento

LE TERAPIE

1)TERAPIA CHIRURGICA::RICOSTRUTTIVA DIRETTA --COMPRENDE I BY PASS E GLI INTERVENTI DI TROMBOENDOARTERIECTOMIA

2)METODICHE ENDOVASCOLARI::Sono rappresentate dall’angioplastica percutanea transluminale TPA associata al posizionamento di stent o addirittura endoprotesi associata al posizionamento di stent

3)ALTRE METODICHE( cateteri peridurali,, stimolazione cordale spinale,l’ossigenoterapia iperbarica)o addirittura endoprotesI

Sono rappresentate dal posizionamento di cateteri peridurali e la stimolazione cordale spinale(che associano l’effetto analesico alla vasodilatazione riflessa)

Altra tecnica e’ l’ossigenoterapia iperbarica(migliora l’ossigenazione periferica)

RIVASCOLARIZZAZIONE DIRETTA O AMPUTAZIONE PRIMARIA?

L’INTERVENTO DI RIVASCOLARIZZAZIONE chirurgica DIRETTA E’ MENO GRAVOSO economicamente e clinicamente RISPETTO ALL’AMPUTAZIONE PRIMARIA

Pur essendo importante LIMITARE AL MASSIMO IL NUMERO DELLE AMPUTAZIONI PRIMARIE

EISTONO DELLE INDICAZIONI ASSOLUTE ALLA AMPUTAZIONE

-Ischemie acute severe in situazione di reale impossibilita’ di ricostruire l’albero arterioso

-Compromissione irreversibile dei ts distali

-Perdita irreversibile di funzionalita’ dell’arto inferiore

-Infezioni refrattarie alla terapia ATB

-Dolori insopportabili incoercibili

LIVELLO DI AMPUTAZIONE

SI CERCA DI DISTALIZZARE IL PIU’ POSSIBILE IL LIVELLO DI AMPUTAZIONE( senza rischiare di Reintervenire per mancata guarigione del moncone )perche’

-La riabilitazione risulta + facile

-La spesa energetica aumenta in caso di protesi di un moncone della coscia del 50-70% a fronte di un incremento del 10 –40% in protesi al di sotto del ginocchio

CRITERI DI SCELTA DEL LIVELLO D’AMPUTAZIONE

-Giudizio clinico

-Pressioni segmentarie con metodica doppler

-Laser doppler

-Temperatura cutanea

-Misurazione della pressione di perfusione ccutanea con sistemi fotoelettrici

NON ESISTE PERO'ALCUNA PROVA CHE GARANTISCA IL RISULTATO DELLA AMPUTAZIONE

Le amputazioni si distinguono in maggiori e minori

MAGGIORI : quelle sopra e sotto il ginocchio da preferire quelle sotto il ginocchio per lo + nei giovani e se possibile con almeno 10 cm di tibia (tali amputazioni---presenza polso popliteoPerò Le amputazioni di coscia --- quasi il 100% di guarigione anche negli anziani

In questo gruppo---disarticolazioni del ginocchio che sono meno cruente ( no sezione mm) ma che davano problemi di protesi

MINORI: le resezioni delle dita, le amputazioni transmetatarsali -Meno gravose ma poco frequenti nel pz vasculopatico

E’ importante avere alcuni accorgimenti pratici prima di un intervento d’amputazione

1)Preparazione psico fisica del paziente e dei familiari

2)La sezione delle strutture ossee deve avvenire in un punto assai piu’ prossimale rispetto all’incisione cutanea(in caso di amputazione di gamba)

3)I nervi devono essere sezionati con il bisturi freddo previa trazione e alcoolizzazione PER EVITARE NEURINOMI CICATRIZIALI

Le vene e le arterie dovrebbero essere legate separatamente per prevenire eventuali fistole AV

Prima di chiudere la cute e’ necessaria revisione accurata dell’emostasi con possibili drenaggi

COMPLICANZE DELL’AMPUTAZIONE

-Eccessiva lunghezza dei segmenti ossei

-Eccessiva lunghezza massa muscolare

-Diastasi della ferita

-Fistole

-Infezione persistente

-Iperflessione delginocchio

-Sofferenza muscolare

-Dolore persistente con sindrome arto fantasma

-Ematoma

-Edema

L’AMPUTAZIONE HA IL COMPITO DI ELIMINARE I TESSUTI MORTI E LA SINTOMATOLOGIA DOLOROSA.

E’ UTILE AMPUTARE AL LIVELLO PIU’ DISTALE POSSIBILE

IL PAZIENTE AMPUTATO DI ARTO SUPERIORE

LE CAUSE + FREQUENTI

1)TRAUMI E TUMORI

2)POI complicanze VASCOLARI di malattie

La A.transradiale---57% delle A di braccio

La A.transomerale---23% delle A.

Il braccio dx è più coinvolto nelle lesioni da lavoro

Il 60% degli Amputati dell’arto superiore

tra i 21 e i 64 aa---Il 10% degli A. arto sup---sotto i 21 aa

Anche nell’arto superiore la regola dell’amputazione e’SALVARE QUANTO PIU’ POSSIBILE DELL’ARTO

COMPATIBILMENTE CON UN SODDISFACENTE ESITO CHIRURGICO E FUNZIONALE

Ogni amputazione comporta la perdita irrecuperabile di una parte del corpo e della

completezza del corpo umano.

Obiettivo della terapia medica è compensare il più possibile questa perdita.

Il braccio e la mano di un essere umano sono modellati dalla natura e possono essere imitati solo in maniera imperfetta.

Una protesi permette di eseguire la cosiddetta “presa a punte” a tre dita e semplici movimenti di presa, ma non consente di avere le funzioni sensibili, come la percezione del freddo e del calore e la percezione degli stimoli tattili.

Per questo prima di effettuare una protesizzazione occorre sempre riflettere per valutare quale tipo di protesi sia indicato e opportuno adottare caso per caso.

Per molte persone la protesi è una realtà irrinunciabile nella vita quotidiana e nel tempo libero.

Per chi desidera vivere in mezzo agli altri senza che la propria disabilità dia troppo

nell’occhio è sufficiente una protesi estetica.

Le protesi azionate da energia corporea ed extracorporea offrono sicuramente un numero inferiore di funzioni rispetto alla mano fisiologica, ma rappresentano comunque unvalido ausilio per l’amputato.

Nel campo della mioelettricità, che riguarda le protesi azionate da impulsi mioelettrici, sono stati messi a punto nuovi sistemi di comando che hanno apportato grandi miglioramenti ed attualmente offrono anche un elevato livello di affidabilita'

L’esperienza ha dimostrato che la riuscita della protesizzazione non dipende solo dalla protesi.

La terapia di riabilitazione e soprattutto l’ergoterapia sono importanti quanto una buona

invasatura ed un adattamento ottimale della protesi.

L’ergoterapia si occupa dell’apprendimento dell’uso della protesi nelle attività quotidiane.

Durante il periodo in cui seguono l’ergoterapia,gli amputati ricevono anche consigli sulla cura del moncone, sulla preparazione del moncone a portare la protesi e sulla mobilizzazione dello stesso. Inoltre vengono fornite informazioni di base sulle funzioni della protesi.

Molto importanti sono l’allenamento alle abilità funzionali, il training dell’arto residuo e il

training di passaggio da una reazione volontaria ad una reazione automatica. Esecuzione deimovimenti comuni nella vita quotidiana.

Cause di amputazioni e malformazioni dell’arto superiore

In medicina si distingue tra amputazione e malformazione congenita degli arti.

Le cause di amputazione sono lesioni e tumori:

•ferite da taglio;

•ferite da frese o seghe;

•ferite da trancio;

•ferite in seguito a crolli e incidenti;

•morsi;

•traumi dovuti ad esplosioni;

•congelamenti;

•folgorazioni dovute all’alta tensione;

•tumori alle ossa (giovani);

•metastasi alle ossa (anziani).

Le patologie vascolari sono causa di un’amputazione su cinque. Ulteriori cause sono i disturbi circolatori venosi e linfatici,infezioni e paralisi.

Le amputazioni si distinguono in base al livello al quale vengono praticate:

•spalla;

•interscapolotoracica;

•braccio;

•gomito;

•avambraccio;

•polso;

•mano;

•dita.

Protesi di arto superiore

Ogni amputazione comporta la perdita irrecuperabile di una parte del corpo e della

completezza del corpo umano. Obiettivo della terapia medica è compensare il più possibile questa perdita.Il braccio e la mano di un essere umano sono modellati dalla natura e possono essere imitati solo in maniera imperfetta.

Una protesi permette di eseguire la cosiddetta “presa a punte” a tre dita e semplici movimenti di presa, ma non consente di avere le funzioni sensibili, come la percezione del freddo e del calore e la percezione degli stimoli tattili.

Per questo prima di effettuare una protesizzazione occorre sempre riflettere per valutare quale tipo di protesi sia indicato e opportuno adottare caso per caso

Per molte persone la protesi è una realtà irrinunciabile nella vita quotidiana e nel tempo

libero.

Per chi desidera vivere in mezzo agli altri senza che la propria disabilità dia troppo nell’occhio è sufficiente una protesi estetica. Le protesi azionate da energia corporea ed extracorporea offrono sicuramente un numero inferiore di funzioni rispetto alla mano fisiologica, ma rappresentano comunque un valido ausilio per l’amputato.

Nel campo della mioelettricità, che riguarda le protesi azionate da impulsi mioelettrici, sono stati messi a punto nuovi sistemi di comando che hanno apportato grandi miglioramenti ed attualmente offrono anche un elevato livello di affidabilità.

L’esperienza ha dimostrato che la riuscita della protesizzazione non dipende solo dalla protesi. La terapia di riabilitazione e soprattutto l’ergoterapia sono importanti quanto una buona invasatura ed un adattamento ottimale della protesi.

L’ergoterapia si occupa dell’apprendimento dell’uso della protesi nelle attività quotidiane. Durante il periodo in cui seguono l’ergoterapia, gli amputati ricevono anche consigli sulla cura del moncone, sulla preparazione del moncone a portare la protesi e sulla mobilizzazione dello stesso. Inoltre vengono fornite informazioni di base sulle funzioni della protesi.

Molto importanti sono l’allenamento alle abilità funzionali, il training dell’arto residuo e il training di passaggio da una reazione volontaria ad una reazione automatica. Esecuzione dei movimenti comuni nella vita quotidiana.

Cause di amputazioni e malformazioni dell’arto superiore In medicina si distingue tra amputazione e malformazione congenita degli arti. Le cause di amputazione sono lesioni e tumori:

•ferite da taglio;

•ferite da frese o seghe;

•ferite da trancio;

•ferite in seguito a crolli e incidenti;

•morsi;

•traumi dovuti ad esplosioni;

•congelamenti;

•folgorazioni dovute all’alta tensione;

•tumori alle ossa (giovani);

•metastasi alle ossa (anziani).

Le patologie vascolari sono causa di un’amputazione su cinque. Ulteriori cause sonoi disturbi circolatori venosi e linfatici,infezioni e paralisi.

Le amputazioni si distinguono in base al livello al quale vengono praticate:

•spalla;

•interscapolotoracica;

•braccio;

•gomito;

•avambraccio;

•polso;

•mano;

•dita.

La ricerca medica ha individuato le seguenti cause di malformazioni congenite degli arti: •alterazioni cromosomiche (alterazioni del patrimonio genetico);

•danni sofferti dall’embrione durante i primi tre mesi di gravidanza (carenza d’ossigeno,intossicazioni, radiazioni, disordini di origine virale, incompatibilità di gruppo sanguigno e legatura con bande amniotiche).

Le malformazioni congenite vengono classificate internazionalmente come malformazioni trasversali e longitudinali.

Ulteriori caratteristiche di differenziazione sono:

•lato sinistro o destro;

•ossa mancanti o malformate;

•malformazioni totali o parziali.

Le malformazioni parziali possono riguardare omero, ulna o radio.

Negli ambienti clinici si utilizza ancora la vecchia classificazione europea, secondo la quale le malformazioni trasversali si differenziano in:

1)Amelie: mancanza totale dell’arto superiore;

2)Focomelie: la mano o parti di essa sono collegate direttamente alla spalla;

3)Ectromelia: manca una parte dell’osso tubolare, la mano è integra;

4)Peromelia:manca parte del braccio.

Le malformazioni congenite vengono denominate genericamente dismelie.

Si suddividono in:

•protesi estetiche (o cosmetiche);

•protesi ad energia corporea (con comando a trazione);

•protesi ad energia extracorporea (mioelettriche).

Le protesi cosmetiche: sono protesi passive il cui unico scopo è la ricreazione dell’aspetto esteriore.

Le protesi con comando a trazione: sono protesi azionate da una fonte di energia corporea indiretta, le cui funzioni vengono attivate da un bendaggio a trazione comandato dalla spalla e dal moncone.

Le protesi a comando mioelettrico sono protesi azionare da energia extracorporea, alimentate per mezzo di un accumulatore. Per il comando delle protesi mioelettriche ci si avvale di potenziali mioelettrici rilevati sull’epidermide, provocati dalla contrazione muscolare.

Protesi di arto superiore

Ogni amputazione comporta la perdita irrecuperabile di una parte del corpo e della completezza del corpo umano. Obiettivo della terapia medica è compensare il più possibile questa perdita.Il braccio e la mano di un essere umano sono modellati dalla natura e possono essere imitati solo in maniera imperfetta.

Una protesi permette di eseguire la cosiddetta “presa a punte” a tre dita e semplici movimenti di presa, ma non consente di avere le funzioni sensibili, come la percezione del freddo e del calore e la percezione degli stimoli tattili.

Per questo prima di effettuare una protesizzazione occorre sempre riflettere per valutare quale tipo di protesi sia indicato e opportuno adottare caso per caso.

Per molte persone la protesi è una realtà irrinunciabile nella vita quotidiana e nel tempo libero.Per chi desidera vivere in mezzo agli altri senza che la propria disabilità dia troppo nell’occhio è sufficiente una protesi estetica.

Le protesi azionate da energia corporea ed extracorporea offrono sicuramente un numero inferiore di funzioni rispetto alla mano fisiologica, ma rappresentano comunque un valido ausilio per l’amputato.

Nel campo della mioelettricità, che riguarda le protesi azionate da impulsi mioelettrici, sono stati messi a punto nuovi sistemi di comando

che hanno apportato grandi miglioramenti ed attualmente offrono anche un elevato livello diaffidabilità.L’esperienza ha dimostrato che la riuscita della protesizzazione non dipende solo dalla protesi.

La terapia di riabilitazione e soprattutto l’ergoterapia sono importanti quanto una buona invasatura ed un adattamento ottimale della protesi.L’ergoterapia si occupa dell’apprendimento dell’uso della protesi nelle attività quotidiane.Durante il periodo in cui seguono l’ergoterapia,gli amputati ricevono anche consigli sulla cura del moncone, sulla preparazione del moncone a portare la protesi e sulla mobilizzazione dello stesso.

Inoltre vengono fornite informazioni di base sulle funzioni della protesi.Molto importanti sono l’allenamento alle abilità funzionali, il training dell’arto residuo e il training di passaggio da una reazione volontaria ad una reazione automatica. Esecuzione dei movimenti comuni nella vita quotidiana.

Cause di amputazioni e malformazioni dell’arto superiore

In medicina si distingue tra amputazione e malformazione congenita degli arti.

Le cause di amputazione sono lesioni e tumori:

•ferite da taglio;

•ferite da frese o seghe;

•ferite da trancio;

•ferite in seguito a crolli e incidenti;

•morsi;

•traumi dovuti ad esplosioni;

•congelamenti;

•folgorazioni dovute all’alta tensione;

•tumori alle ossa (giovani);

•metastasi alle ossa (anziani).

Le patologie vascolari sono causa di un’amputazione su cinque. Ulteriori cause sono i disturbi circolatori venosi e linfatici, infezioni e paralisi.

Le amputazioni si distinguono in base al livello al quale vengono praticate:

•spalla;

•interscapolotoracica;

•braccio;

•gomito;

•avambraccio;

•polso;

•mano;

•dita.

La ricerca medica ha individuato le seguenti cause di malformazioni congenite degli arti:

•alterazioni cromosomiche (alterazioni del patrimonio genetico);

•danni sofferti dall’embrione durante i primi tre mesi di gravidanza (carenza d’ossigeno,

intossicazioni, radiazioni, disordini di origine virale, incompatibilità di gruppo sanguigno e legatura con bande amniotiche).

Le malformazioni congenite vengono classificate internazionalmentecome malformazioni trasversali e longitudinali.

Ulteriori caratteristiche di differenziazione sono:

•lato sinistro o destro;

•ossa mancanti o malformate;

•malformazioni totali o parziali. Le malformazioni parziali possono riguardare omero, ulna o radio.

Negli ambienti clinici si utilizza ancora la vecchia classificazione europea, secondo la quale le malformazioni trasversali si differenziano in:

1)Amelie: mancanza totale dell’arto superiore;

2)Focomelie: la mano o parti di essa sono collegate direttamente alla spalla;

3)Ectromelia: manca una parte dell’osso tubolare, la mano è integra;

4)Peromelia:manca parte del braccio. Le malformazioni congenite vengono denominate genericamente dismelie.

Si suddividono in:

•protesi estetiche (o cosmetiche);

•protesi ad energia corporea (con comando a trazione);

•protesi ad energia extracorporea(mioelettriche).

Le protesi cosmetiche: sono protesi passive il cui unico scopo è la ricreazione dell’aspetto esteriore.

Le protesi con comando a trazione: sono protesi azionate da una fonte di energia corporea indiretta, le cui funzioni vengono attivate da un bendaggio a trazione comandato dalla spalla e dal moncone.

Le protesi a comando mioelettrico sono protesi azionare da energia extracorporea, alimentate per mezzo di un accumulatore.

Per il comando delle protesi mioelettriche ci si avvale di potenziali mioelettrici rilevati

sull’epidermide, provocati dalla contrazione muscolare.

Nel caso in cui vengano combinati forza corporea ed extracorporea, come nel caso di una mano azionata mioelettricamente e di un gomito con comando a trazione, si parla diprotesi ibrida.