Studi e Ricerche

il Ghiaccio ... consigli per l'uso !

L'uso del ghiaccio ! Tutti i podisti che conosco credono di saper bene come usare questo presidio terapeutico ma sarà proprio vero?

Il ghiaccio ... consigli per l'uso !

Già nell’antichità il ghiaccio e la neve erano usati ai fini anestetici,e oggi rappresenta la raccomandazione medica piu' frequente che viene somministrata al paziente infortunato o dolorante:hai avuto un trauma al ginocchio? Ghiaccio ! Hai una tendinite ? GHiaccio !

La crioterapia infatti ha lo scopo di addormentare e curare la parte dolorante, poiché il freddo produce un'azione antinfiammatora e analgesica: la famosa "borsa del ghiaccio" è molto usata nella traumatologia sportiva come coadiuvante dei traumi o come parte integrante della fisioterapia

la Crioterapia fa parte del protocollo di terapia denominato PRICE

Quando si verifica un infortunio si ha un danneggiamento dei tessuti molli con versamento sieroematico e conseguente infiammazione . La guarigione si verifica con sostituzione del tessuto danneggiato con collagene meglio conosciuto come tessuto cicatriziale.

Il protocollo PRICE nel trattamento delle lesioni acute consiste in

Protezione: dopo la lesione l'atleta deve smettere di giocare e proteggere la parte lesa da ulteriori danni. Evitare di mettere peso sulla parte lesa, chiedere aiuto trasferirsi in un luogo sicuro fuori dal campo.

Riposo:il riposo è fondamentale per proteggere il muscolo infortunato, tendini, legamenti o altri tessuti da ulteriori lesioni. IL riposo è importante per promuovere la guarigione efficace della parte lesa .

Ice: dopo un infortunio, si puo' scegliere un impacco freddo, ghiaccio tritato o un sacchetto di piselli surgelati avvolti in un asciugamano sottile al scopo di fornire freddo alla zona danneggiata. Un massaggio di ghiaccio è un altro modo ,estremamente efficace, per somministrare crioterapia al tessuto leso .

Compressione: la compressione aiuta a limitare il gonfiore, che può ritardare la guarigione. Un modo semplice per comprimere l'area della lesione è di avvolgere un bendaggio elastico intorno alla parte gonfia. attenzione! se si sente pulsare la zona compressa perchè il bendaggio risulta troppo stretto, togliere la benda e riavvolgere la zona in modo che la fasciatura risulti un po 'più lassa .

Elevazione :è un aiuto per ridurre il gonfiore . E 'più efficace quando la parte lesa è sollevata al di sopra del livello del cuore. Per esempio, in caso di distorsione della caviglia, si consiglia di sdraiarsi sul letto con il piede appoggiato su uno o due cuscini.

Quali sono i principi fisici della CRIOTERAPIA ?

Intanto, cominciamo a dire che per CRIOTERAPIA si intende l'USO DI TECNICHE ATTE A DIMINUIRE LA TEMPERATURA CORPOREA A SCOPO TERAPEUTICO

PUO’ ESSERE

-LOCALIZZATA ( è quella che utilizziamo)

-GENERALIZZATA

EFFETTI BIOLOGICI

--VASOCOSTRIZIONE /VASODILATAZIONE

La risposte iniziale dei vasi è una vasocostrizione con conseguente riduzione edema e flogosi(LEHAMANN E DE LATEUR 1990)

successivamente avviene una vasodilatazione che riporta la temperatura cutanea a valori > di quelli di partenza(LEWIS 1930)

--RIDUZIONE DEL METABOLISMO E DEL CONSUMO DI O2 – Olson e Stravino 1972

--RIDUZIONE DELLO SPASMO MM (KNUTTSON E MATTSON 1969 )per riduzione della sensibilità del fuso neuromm all’allungamento

--RIDUZIONE DEL DOLORE

PER DIMINUZIONE DELLA VELOCITA’ DI CONDUZIONE lungo i tronchi nervosi(CLARKE 1958, OLSON E STRAVINO 1972)più per effetto del raffreddamento dell’area perinervosa che per la vasocostrizione (ABRAMSON 1966) o per effetto delle alterazioni di mb(DEJONG 1966)

PER ELEVAZIONE DELLA SOGLIA DEI RECETTORI CUTANEI(LEHMANN E DE LATEUR 1990)

PERTANTO IN CONSEGUENZA DEI SUDDETTI EFFETTI Quando si applica il ghiaccio sulla pelle per 15 minuti si ottiene la vasocostrizione nella zona interessata, questa è causata dalla contrazione riflessa della muscolatura liscia vascolare,CHE DIVENTA BIANCA E FREDDA Se l’applicazione viene prolungata si ottiene un periodo di vasodilatazione che dura pochi minuti, CHE RAPPRESENTA una reazione contro il danno tessutale provocato da una prolungata esposizione al freddo E LA CUTE DIVENTA ROSSO RUBIZZA .L’applicazione del ghiaccio RIDUCE l’edema della fase acuta ma non riduce l’edema già presente, induce un arresto dell’emorragia e induce una analgesia della zona trattata

Come detto la crioterapia puo' essere locale o generalizzata

CRIOTERAPIA GENERALIZZATA

E' una terapia nuova nata in Giappone e poi diffusasi nel nostro continente a partire dal 1980, soprattutto nel Nord Europa,e si basa sul principio che il freddo allieva i dolori. La sua efficacia è stata scientificamente dimostrata, oltre che nella fibromialgia, anche in svariate patologie reumatiche, infiammatorie, autoimmuni, nelle connettiviti e nelle bronchiti spastiche. Inoltre, sembra essere efficace anche per stress ed insonnia.

La crioterapia generalizzata prevede l’entrata nella stanza del freddo da parte del paziente, sotto stretto controllo del medico, e dopo accurati accertamenti che ne determinino l’idoneità alla terapia. “La crioterapia è vietata a ipertesi e cardiopatici – spiega il dottor Georg Kettenhuber, medico austriaco ed esperto della disciplina – perché con il freddo l’organismo reagisce con una violenta vasodilatazione. Niente crio anche per le donne incinte”.

Prima di ogni trattamento il medico controlla pressione e battito cardiaco del paziente. Successivamente quest’ultimo viene ‘vestito’ con costume da bagno, fascia per riparare le orecchie, mascherina per proteggere le vie respiratorie, calze, scarpe da ginnastica e guanti. A questo punto è fatto accomodare all’interno della prima camera, a -15, in modo da provocare una sorta di acclimatamento del corpo. Alcuni secondi e poi il passaggio nella seconda stanza a -60. Breve camminata e trasferimento nell’ultima stanza, dove inizia la vera e propria terapia del freddo, a -110. La cabina del freddo è ben illuminata ed è collegata alla stanza in cui si trova il personale medico di controllo. L’aria all’interno della cabina è estremamente asciutta con una percentuale di umidità vicino allo zero. La permanenza all’interno della cabina varia a seconda dei casi, da 1 a 4 minuti, durante i quali occorre muoversi, ma non in modo veloce, accompagnati da una musica di sottofondo. Al termine del tempo prestabilito, si ripercorre il percorso fatto, a ritroso, attraverso le varie stanze. All’uscita la sensazione è quella di trovarsi in un atollo caraibico. Ci si sente inizialmente spossati, ma in poco tempo sempre più vitali ed euforici.

Dopo una serie di trattamenti la maggior parte dei pazienti riferisce un netto miglioramento della sintomatologia.

CRIOTERAPIA LOCALIZZATA

SI POSSONO UTILIZZARE

1) gli impacchi freddi CON BORSA DEL GHIACCIO O CON GEL che può essere ricongelato ed è ipoallergico PER UN TEMPO DI 15 -20 MIN DA RIPETERE MOLTE VOLTE NELLA GIORNATA ( SONO MENO FAVOREVOLE A USARE IL GHIACCIO PRECONFEZIONATO COSTITUITO DA due buste poste una dentro l’altra. Quella interna contiene liquido, quella esterna contiene cristalli, quando quella interna viene rotta le sostanze chimiche si uniscono verificando una reazione endotermica. Attenzione che nel caso della rottura della busta esterna, il contatto con le sostanze contenute con la pelle può provocare ustioni

2) le immersioni in acqua fresca con ghiaccio alla fine degli allenamenti (Si utilizzano delle bacinelle di plastica riempite di acqua e ghiaccio tritato fino a raggiungere una temperatura di 10 - 15, l’atleta immerge la parte del corpo per 10 – 15 minuti. Quando non percepisce più il dolore la parte viene tolta dall’acqua e si suggeriscono dei movimenti attivi, quando ricompare il dolore la parte viene immersa, questa procedura può essere ripetuta più volte.)

3)MASSAGGIO CON GHIACCIO O BORSA DI GHIACCIO IN QUESTO CASO SI deve frizionare CON il ghiaccio un’area DI TESSUTO dai 10 ai 15 cm per un tempo che varia dai 5 ai 10 minuti. L’atleta percepisce una sensazione di freddo, di bruciore, di dolore e torpore fino a raggiungere uno stato analgesico e contemporaneamente fare degli esercizi di streching.

4)BOMBOLETTA spray refrigerante E’ composto da fluorometano sostanza non infiammabile e non tossica che viene confezionato in una bomboletta sotto pressione. Prima del suo utilizzo la bomboletta deve essere capovolta su se stessa, e premendo su di una valvola verrà emesso lo spray ad una certa distanza di sicurezza dalla cute per non provocare lesioni da congelamento. Il pregio di questo spray è la sua efficacia nel ridurre lo spasmo muscolare.

5)Sacchetto di piselli surgelati O TRANCIO DI BISTECCA O ALTRO RECIPIENTE SURGELATO (IN CONDIZIONI DI EMERGENZA)

HA IL VANTAGGIO DI ESSERE Economico E comodo

COME SVANTAGGIO LA NECESSITA' DI FISSARE IL MEZZO SURGELATO al tuo corpo O AFFRONTARE il fastidio di tenere un arto fisso in modo che il sacchetto non cada.

QUINDI IL Ghiaccio può diminuire il dolore l'infiammazione e ACCELERARE la guarigione. Ma se l'APPLICAZIONE VIENE FATTA male, si pOSSONO INDURRE dannI NEI tessuti circostanti muscolari, dice Joseph Dykstra, MA, assistente preparatore atletico presso Calvin College di Grand Rapids, Michigan. Quindi ecco una GUIDA PRATICA PER L'UTILIZZO CORRETTO DELLA CRIOTERAPIA .

NON UTILIZZARE IL GHIACCIO PRIMA DI CORSA

RAFFREDDARE una parte del corpo prima di eseguire UN ESERCIZIO FISICO PUO' DETERMINARE UN bloccO DEI segnali CHE ARRIVANO al cervello . Ciò può causare DELLE MODIFICHE NELLA POSTURA E NELLA andatura DELLA CORSA CON aumento DEl rischio di infortuni.

AL CONTRARIO Applicare ghiaccio al più presto dopo una corsa

SIA IN CASO DI lesione acuta CHE IN CASO DI un problema cronico, il ghiaccio SI DEVE APPLICARE SULL'area LESA non appena SI ARRIVA a casa. Quando viene applicato immediatamente, il ghiaccio riduce il gonfiore e inizia IL PROCESSO DELLA guarigione.

NON APPLICARE LA CRIOTERAPIA TROPPO A LUNGO

IL ghiaccio NON DEVE ESSERE APPLICCATO per più di 20 minuti o si rischia il congelamento. Se la pelle appare rossa, è un segnale di avvertimento E QUINDI C'è RISCHIO DI LESIONE DEL TESSUTO . Togliere il ghiaccio una volta che si sente intorpidimento.

ALLO STESSO TEMPO E' NECESSARIA UNA APPLICAZIONE DI DURATA SUFFICIENTE PER INDURRE UNA RISPOSTA DEL TESSUTO

"Se SI APPLICA il ghiaccio meno di 10 minuti,LA PELLE SI RAFFREDDA , ma ci saranno effetti BIOLOGICI minimi sui tessuti muscolari sottostanti", dice Dykstra. "da Quindici a 20 minuti è il tempo l'ideale."

NON APPLICARE IL GHIACCIO SOLO IL PRIMO GIORNO E INTERROMPERE LA CRIOTERAPIA NEI GIORNI SUCCESSIVI

Un infortunio HA benefici dal ghiaccio ANCHE E SOPRATTUTTO nei giorni successivi al trauma.

PER MASSIMIZZARE IL RISULTATO APPLICARE IL GHIACCIO 5 VOLTE AL GIORNO, con almeno 45 minuti tra le applicazioni. Ciò mantiene bassa la temperatura dei tessuti E riduCE l'infiammazione

RICORDARSI CHE IL GHIACCIO ANCHE SE RARAMENTE PUò AVERE EFFETTI COLLATERALI E CONTROINDICAZIONI

(JUHLIN E SHELLEY 1961)

IN GENERALE SONO 3 LE eventualita’ negative

-ORTICARIA DA FREDDO

-REAZIONI EMOLITICHE

-REAZIONI DA CRIOGLOBULINE

ATTENZIONE ALLE LESIONI CUTANEE DA CONGELAMENTO

DR LUCA MAGNI